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Il docu-film Mi chiamo Francesco Totti, di Alex Infascelli, è in lizza per il David di Donatello 2021. Il prodotto firmato Wildside, tra le più note case di produzione cinematografica italiane, racconta la storia dell’ex capitano della Roma attraverso le sue stesse parole.

L’Accademia del Cinema Italiano ha fatto sapere tramite i suoi canali ufficiali che il film sulla carriera di Francesco Totti è entrato nella cinquina finale della categoria “miglior documentario”. Un ulteriore riconoscimento, ottenuto dopo la premiazione del Nastro d’Argento nella categoria “cinema del reale”, che conferma la qualità del prodotto cinematografico.

In occasione dei Nastri d’Argento, inoltre, il documentario ha vinto anche il premio per il protagonista dell’anno, Francesco Totti. L’ex capitano romanista, si legge sulla pagina Instagram della premiazione, «ha messo in campo la sua immagine, la sua vicenda umana e professionale e le sue emozioni più intime».

Non a caso il documentario Mi chiamo Francesco Totti ha incassato circa 600.000 euro dopo essere stato proiettato nelle sale per tre giorni con il tutto esaurito, conquistando pubblico e critica con successo.

La storia d’amore tra Totti e la squadra giallorossa non poteva che essere raccontata attraverso la voce dell’eroe stesso, tra ricordi, emozioni ed immagini che rivelano i due volti dell’ex capitano, quello dell’uomo e quello dello sportivo. Un’altra dimostrazione di come in Italia le case di produzione cinematografica possano realizzare documentari e film degni di nota.