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Uscire di casa per andare a lavorare e non farvi più ritorno. Il tema delle morti sul lavoro ha il triste destino di essere rispolverato alla prima occasione, quando c’è una vittima da piangere o una famiglia a cui esprimere solidarietà, ma archiviato in fretta appena cala il buio. Una volta che il dolore è sparito dalle prime pagine dei giornali, dalle pagine social, dai gruppi whatsapp, l’argomento viene riposto nel cassetto nonostante un numero sempre crescente di persone in cerca di una spiegazione e di giustizia.

Nelle ultime 36 ore sono stati 9 i casi saliti alle cronache. Un numero esorbitante, agghiacciante, da brividi. Uno di questi, stamattina, ha visto coinvolto il campano Pietro Vittoria, operaio 47enne di Maddaloni, E’ stato investito da un mezzo pesante mentre stava lavorando lungo l’autostrada Bologna-Taranto. L’impatto gli è stato fatale: è rimasto schiacciato tra il tir e la vettura della sua ditta. Ha lasciato la moglie e due figlie delle quali purtroppo – visti i precedenti – è facile pensare che il carrozzone mediatico e politico si dimenticherà in fretta. 

Poco prima a Roma, in zona Eur, un altro operaio 47enne era caduto da un’impalcatura perdendo la vita. Oggi pomeriggio la stessa sorte aveva atteso un muratore di Mesagne, in provincia di Brindisi. Stava ristrutturando una palazzina quando parte del solaio lo ha travolto. Non ce l’ha fatta, schiacciato dalle macerie che alcuni tra i presenti hanno provato subito a rimuovere vanamente. 

Ieri di vittime se n’erano contate ben 6, una giornata orribile. A perdere la vita erano stati il titolare di un’officina di Nichelino, due lavoratori di Rozzano, in provincia di Milano, che si dovevano occupare di un deposito di azoto, e un imprenditore agricolo in provincia di Pisa. A loro si erano drammaticamente aggiunti un imbianchino in provincia di Padova e un camionista vittima di un incidente a Capaci, in provincia di Palermo, in un luogo già tristemente noto. 

Il presidente del consiglio Mario Draghi, nella conferenza stampa tenuta nel pomeriggio, ha citato i nomi delle vittime mostrando il proprio cordoglio e annunciando provvedimenti. “C’è l’esigenza di agire immediatamente, entro la settimana prossima. E poi affronteremo i nodi irrisolti”, ha dichiarato ammettendo che la vicenda “assume sempre di più i contorni di una strage che continua ogni giorno”. La speranza è che una volta asciugate le lacrime si possa agire concretamente per fare in modo che altre non ne vengano versate. Altrimenti le buone intenzioni diventano proseliti, e i proseliti davanti alle tragedie non bastano di certo.