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Proprietà nutritive e versatilità di utilizzo hanno determinato negli ultimi tempi un forte aumento degli acquisti, soprattutto on line, dei semi di cannabis.

Molto importante è sapere come utilizzarli al meglio per potenziarne i benefici. I semi di cannabis, come tutti gli altri semi, sono ricchi di nutrienti fondamentali quali vitamine, minerali, oligoelementi e antiossidanti. Consumabili sia crudi che cotti e altamente digeribili, questi semi possono essere utilizzati al pari di un integratore alimentare.

Grazie a tali proprietà sono largamente adoperati in cucina nella preparazione di una grande varietà di piatti sia dolci che salati.

Come già si diceva, oltre che presso gli esercizi commerciali tradizionali, è possibile acquistare semi di marijuana online tramite portali specializzati nella vendita di prodotti a base di cannabinoidi. A tal proposito, è bene acquistare i semi solo presso rivenditori certificati, come per esempio Justbob, che può garantire la qualità del prodotto anche grazie alla sua corretta conservazione.

I semi di canapa commercializzati per uso alimentare provengono dalle coltivazioni di canapa sativa, originaria dell’Asia centrale. La pianta che si usa nella produzione dei semi ad uso alimentare è la varietà nana.

Sono annoverabili tra i c.d. alimenti proteici completi, ovverosia quelli che contengono tutti gli amminoacidi essenziali per la sintesi proteica: leucina, treonina, valina, metionina, fenilalanina, triptofano, lisina ed isoleucina.

Si tratta di una proprietà molto rilevante se si considera che gli amminoacidi essenziali non possono essere sintetizzati dall’organismo e devono quindi essere introdotti con il cibo. Un alimento perfetto a tale scopo sono, per l’appunto, i semi di canapa.

I semi di canapa sono inoltre ricchi di grassi insaturi omega 6 e omega 3, in quantità ritenute ottimali per il buon funzionamento del nostro metabolismo. Senza dimenticare gli effetti benefici sulla muscolatura e sul sistema nervoso.

L’utilizzo ottimale di questi semi, in grado di non alterarne le proprietà nutritive, è quello a crudo. Via libera all’aggiunta dei semi a yogurt, cereali, frullati, frutta, insalate e primi piatti. Bene anche l’utilizzo nella preparazione di panini e prodotti da forno, oppure nella decorazione di piatti dolci o salati.

Volendosi cimentare in ricette più sofisticate, i semi di cannabis possono essere utilizzati anche per la preparazione di alimenti a base vegetale quali tempeh, bocconcini di soia, tofu o seitan, oppure anche latte e farina (in tal caso occorrerà macinarli molto finemente).

Ideale anche l’impiego di questi semi per la produzione di olio di canapa, ottimo per l’idratazione della pelle di tutto il corpo e ricco di acidi grassi essenziali.

Al fine di garantire la migliore conservazione e la migliore resa di questi semi, sarà importante tenerli in un luogo asciutto, fresco e ben al riparo da fonti luminose. Per questo, in caso di conservazione domestica, il luogo migliore in cui tenere i semi è il frigorifero.

Per non danneggiare i semi, dovranno in particolare essere tenuti sotto controllo tre fattori:

  • Temperatura: sarà molto importante evitare le oscillazioni termiche. In caso di conservazione in frigo, evitate quindi di aprirlo e chiuderlo troppo frequentemente;
  • Luce: la luce avvia il processo di germinazione del seme. Per questo occorre proteggere i semi evitando di esporli a fonti di luce diretta;
  • Umidità: come la luce, anche l’umidità mette in atto la fase di germinazione del seme. Ciò in quanto i semi di cannabis sono organismi viventi. Secondo gli esperti non dovrebbero essere conservati ad una percentuale di umidità superiore al 9%.