- Pubblicità -
Tempo di lettura: 2 minuti

Sarà un Natale in rosso, inteso come colore di un’unica zona estesa all’intero Paese. La direzione presa dal Governo è ormai chiara (LEGGI QUI) ed è stata confermata ieri sera da Giuseppe Conte. Il presidente del Consiglio è intervenuto alla trasmissione Accordi&Disaccordi: “Stiamo lavorando per cercare di rinforzare il piano natalizio, le misure stanno funzionando ma gli assembramenti dei giorni scorsi richiedono qualche intervento aggiuntivo“.

Una correzione in corso d’opera. Un cambiamento radicale rispetto all’ipotesi iniziale di avere per Natale un’Italia dipinta di giallo. “Non ritengo di aver sbagliato il piano per la seconda ondata, ma bisogna essere flessibili e non bisogna farci sopraffare dalla terza ondata“, ha proseguito il Premier, facendo poi il punto sulle scuole “c’è un grande lavoro per tornare il 7 gennaio con la didattica in presenza. Abbiamo organizzato dei tavoli con i prefetti per cercare di incrociare i dati dei trasporti e degli orari di entrata e uscita“.

Il nuovo anno, però, sarà soprattutto sinonimo di vaccino: “Sarebbe bello avere un’unica data per i Paesi europei, una sorta di Vaccine Day. Spero si possa fare ai primi di gennaio ma per avere un impatto sulla popolazione bisognerà raggiungere i 10, 15 milioni di persone. Contiamo di arrivarci in primavera inoltrata“, ha concluso Conte.