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Pollica (Sa)- “Non tutti hanno detto ciò che sapevano sull’omicidio Vassallo,  troppe verità nascote sul caso ma  è in arrivo una relazione della commissione parlamentare antimafia che renderemo pubblica”. Tuona contro chi ha nascosto la verità, Luca Migliorino, il parlamentare del M5S e componente della commissione parlamentare antimafia che indaga sull’omicidio del sindaco di Pollica, Angelo Vassallo, giunto ieri nella cittadina cilentana di Pollica, scortato dalle forze dell’ordine, insieme ad altri membri della commissione, per fare luce sul barbaro assassinio del sindaco ambientalista.  

Un gruppo di parlamentari, tra cui Antonio Iannone, Stefania Ascari e Giovanni Endrizzi, guidati dal presidente della commissione antimafia, il senatore Nicola Morra, e coordinato dal promotore del gruppo di lavoro sul caso vassallo, il deputato Luca Migliorino, che dopo mesi intensi di lavori ancora in corso con le audizioni segretate di decine di persone, ieri ha raggiunto il Cilento dove dopo un primo incontro con il fratelli del sindaco, Dario e Massimo Vassallo, rispettivamente presidente e vicepresidente della Fondazione intitolata al sindaco pescatore, si è diretto sul luogo dove Angelo Vassallo venne trucidato con nove colpi di pistola la sera del 5 settembre 2010.  

Un lavoro d’indagine nel Cilento, quello della commissione parlamentare che ha ispezionato e raccolto ulteriori elementi investigativi d’inchiesta sul caso Vassallo.  

“Dopo il sopralluogo a Pollica– spiega Migliorino- tra qualche settimana il gruppo parlamentare di lavoro sul caso Vassallo renderà pubblica una relazione che farà emergere verità che dalle fonti pubbliche, in circa 11 anni ancora non sono state rese note. Un lavoro complesso – annuncia – che farà chiarezza sulla dinamica dell’omicidio e che darà una svolta alle indagini”.  

Una verità, quella quell’assassinio del sindaco, chiesta da circa 11 anni dal presidente della Fondazione Angelo Vassallo sindaco Pescatore, Dario Vassallo, che nel 2019 venne udito in commissione parlamentare antimafia, depositando 430 pagine di memorie, contenenti nomi e cognomi di uomini della società civile, Istituzioni e forze dell’ordine, con date e dettagli circostanziati. Audizione segretata e alla quale da pochi mesi hanno fatto seguito, su iniziativa di Migliorino, una serie di audizioni segretate di giornalisti, politici, forze dell’ordine, sul caso Vassallo.

“Troppe verità negate sull’omicidio del sindaco- ripete il parlamentare, che aggiunge – in tanti non sono stati sinceri fino in fondo. Perché una persona mente? Per privilegiare qualcuno? Perché è sotto minaccia?”. Tanti gli interrogativi e dubbi dei parlamentari su chi e perché qualcuno o più persone abbiano nascosto la verità sull’assassinio del sindaco pescatore di Pollica. E sull’esito dei lavori segretati della commissione antimafia sul caso, da Migliorino arriva il “no comment ” del segreto d’indagine. 

Lavoro investigativo, che la commissione antimafia continuerà a portare avanti con massimo riserbo per conoscere la verità.  

“L’omicidio Vassallo è una ancora ferita aperta nel nostro territorio-aggiunge il senatore di Fratelli d’Italia e membro della commissione parlamentare antimafia, Antonio Iannone. –In attesa di udire il procuratore della Repubblica di Salerno, Giuseppe Borrelli, titolare delle indagini sul caso, stiamo portando avanti numerosi audizioni per giungere alla verità e dare giustizia alla memoria del sindaco. La venuta a Pollica della commissione-chiosa Iannone-è il segnale  chiaro della presenza dello Stato che cerca e vuole verità e giustizia”.  

Verità alla quale potrebbe aggiungersi un altro tassello importante nella giornata di giovedì 29 luglio quando la commissione parlamentare d’inchiesta udirà con un incontro segretato, Antonio Mirra. Resta ignoto il ruolo di Mirra nell’inchiesta, ma non si escludono colpi di scena dopo la sua aduzione. Potrebbe essere infatti, Antonio Mirra, il carabiniere in vacanza ad Acciaroli, che la sera del 5 settembre 2010 alloggiava con la famiglia in una casa  sita a qualche metro dal luogo dell’omicidio e che non avrebbe sentito i 9 colpi di pistola inferti da mani armate ed ignote, al sindaco pescatore Angelo Vassallo?