Il piano paesaggistico regionale della Campania sarà adottato entro il prossimo anno “e se possibile anche prima”. Lo ha detto, parlando con i giornalisti a margine della giornata di studio a Villa Pignatelli, a Napoli, il presidente della Giunta regionale della Campania, Vincenzo De Luca. L’obiettivo è comunque quello di superare “quel quadro di vincoli che in buona sostanza paralizzano l’attività di trasformazione del territorio” Per De Luca è necessario “capire che c’è un paradosso: l’Italia è il Paese che ha la normativa vincolista più pesante al mondo e contemporaneamente ha il livello più alto al mondo di abusivismo”. Perché, ha avvertito De Luca, “se si immagina di bloccare l’evoluzione di un territorio non è che si difende il paesaggio ma si alimenta l’abusivismo perché la vita delle persone e l’economia vanno avanti. Il problema è mandare avanti gli investimenti, la trasformazione urbana in maniera ordinata e corretta, ovviamente salvaguardando il territorio ma consentendo lo sviluppo dell’economia e del lavoro. Altrimenti non salvaguardiamo niente”.
In Campania ci sono “80mila alloggi abusivi che sono sorti mentre avevamo le norme più vincolistiche del mondo. Tutto ciò a conferma del fatto che le leggi astratte non difendono il terriorio ma lo condannano a morte”, ha detto il presidente della Giunta regionale della Campania. “Noi dobbiamo rinnovare il piano paesaggistico che attualmente paralizza l’attività economica in un terzo della Regione Campania – ha proseguito De Luca – lo sforzo che dobbiamo fare è quello di garantire e valorizzare il paesaggio ed il territorio, utilizzandoli come grande patrimonio turistico ma trovare il punto di equilibrio rispetto all’attività economica e di trasformazione urbana”.
L’obiettivo dovrà essere “quello di evitare le idee talebane dell’ambientalismo”. Ne è convinto il presidente della Giunta regionale della Campania, Vincenzo De Luca. “Se si fa un intervento sulla fascia costiera, in area demaniale, in costiera amalfitana o in quella sorrentina è chiaro che si compie un delitto e si deve demolire senza pietà – ha avvertito De Luca – ma se si parla di vincoli assoluti in un territorio dove non c’è alcun bene ambientale da tutelare non si tutela davvero niente e spingi verso l’abusivismo senza controllare più niente”.
Sul piano paesaggistico regionale e sull’urbanistica “con l’attuale Governo abbiamo trovato forme di collaborazione molto seria, anche al ministero per i i Beni culturali. E questo va riconosciuto” – dice Vincenzo De Luca – ma avverte che “ovviamente i nostri tempi non sono quelli del ministero. Noi non possiamo aspettare otto anni per approvare un piano paesaggistico perché questo non è più compatibile con i tempi della vita degli esseri e dell’evoluzione dell’economia”. In Consiglio regionale, ha proseguito, “ci sono spinte a fare presto, a muoverci perchè dobbiamo realizzare l’edilizia pubblica. Qui si rischia di non poter fare più niente, neanche le case popolari. Questo non è possibile”.