- Pubblicità -
Tempo di lettura: 2 minuti

Ha evitato le domande chiedendo ai giornalisti la cortesia di concedergli un monologo. Stefano Pioli, allenatore della Fiorentina, non ce l’ha fatta a trattenere la commozione durante la conferenza stampa di questo pomeriggio a Firenze, nel giorno della vigilia di Fiorentina-Benevento. “Preferisco parlare io oggi evitando le domande, scusate”, ha detto agli operatori dell’informazione prima di parlare di Davide Astori, il capitano che non c’è più: “Il primo pensiero va a lui, perché ho avuto la fortuna di conoscerlo da vicino. Era una persona speciale, trovava sempre il modo giusto per parlare a me e ai compagni delle cose. Era generoso, altruista e disponibile. Purtroppo sono riuscito a godermelo solo per poco, mi mancherà”, ha detto Pioli con la voce piena di emozione. 

L’allenatore della Fiorentina, come giusto che sia, ha completamente trascurato la partita con il Benevento rivolgendo l’attenzione alla compagna di Astori, Francesca, e alla figlia Vittoria:Per loro ci saremo sempre. I nostri tifosi spesso hanno la lingua lunga ma hanno un cuore grandissimo. Avrei voluto abbracciarli uno ad uno per quello che hanno fatto per consolarci e darci la forza di andare avanti. Ringrazio tutto il mondo del calcio per la partecipazione commossa e sentita che è stata merito di Davide. Ora tocca a noi seguire il suo esempio e portare avanti i suoi principi”. 

La situazione nel gruppo viola non è idilliaca, per usare un eufemismo: “La squadra ha pianto, piange e sta soffrendo perché Davide era speciale, un punto di riferimento. A me piace stimolare i ragazzi dicendo loro di allenarsi come se fosse l’ultima volta, ma a Davide non c’era bisogno di dire questo. Ora dobbiamo proseguire per lui, per gli insegnamenti importanti che ci ha lasciato. La sua eredità più grande è il seme dell’unione e della serietà, della passione e dell’amore per la Fiorentina. Sta a noi proteggere questo seme e far sì che possa germogliare in un futuro migliore, tutti uniti nel suo nome”.