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Già dal 12 febbraio 2020, ossia otto giorni prima del Paziente 1, i componenti “prima della della task force del ministero e poi del Cts, conoscevano la situazione di vulnerabilità in cui
si trovava l’Italia di fronte alla la pandemia di Covid” e tuttavia decisero di secretare il piano che avrebbe potuto salvare migliaia di vite. Lo scrive il microbiologo Andrea Crisanti nella consulenza depositata alla Procura di Bergamo.
Nell’inchiesta coinvolti 19 indagati, tra cui l’ex premier Giuseppe Conte, l’ex ministro Speranza e il governatore della Lombardia Attilio Fontana. “Per 16 anni”, dal 2004 al 2020 – aggiunge Crisanti -, non era “mai stata verificata la preparazione dell’Italia nei confronti di un rischio pandemico”.