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Si dice “allibito, sbigottito e come tutti gli italiani molto preoccupato” Danilo Iervolino per essere finito anche lui al centro di spionaggi. Il presidente della Salernitana, in una intervista al quotidiano Il Mattino, spiega di non aver mai avuto rapporti né con il presidente della Figc, Gabriele Gravina, né con Claudio Lotito. E anticipa che saranno messe in atto “azioni a tutela del nome, della buona condotta e del nostro operato sempre legittimo e rispettoso della legalità”.

“Mi fa sorridere pensare che si siano ipotizzati cointeressenze da parte mia con il presidente della Figc Gravina prima che acquistassi la Salernitana. Non lo conoscevo se non di nome, non avevo alcun rapporto con lui – racconta – Questo credo debba essere immediatamente chiarito. Si è parlato tanto e voglio essere chiaro e definitivo sulla mia posizione in questa vicenda: non sono stato oggetto di alcun avviso di garanzia da nessuna Procura, né da Salerno né da Roma in relazione all’acquisizione della Salernitana, tutto è stato fatto secondo una regolare procedura ad evidenza pubblica cui ho semplicemente partecipato decidendolo peraltro all’ultimo momento”. Iervolino sottolinea di aver “scoperto dai giornali che già dal 2019 (ben prima dell’acquisizione della società sportiva, ndr) c’erano condizioni di spionaggio, mi auguro non di dossieraggio, nei miei confronti, ma anche su questo ho intenzione di vederci chiaro attraverso i miei legali”. In merito al fatto che a Salerno ci sia un fascicolo sulla vendita della Salernitana dopo la denuncia dell’ex proprietario Lotito, Iervolino chiarisce: “Il presidente Lotito ha il diritto di fare qualsiasi cosa, così come difendersi è il diritto di chi subisce Io non ho nulla da nascondere e nulla da temere, in questo mondo sono entrato il 20 dicembre 2021. Prima di allora non conoscevo né Gravina né Lotito. Sono all’oscuro di tutte le vicende per cui Lotito ha dovuto passare la Salernitana al trustee, di quelle relative alla gestione del trustee e dei rapporti di Lotito con Gravina se non per aver letto i giornali”.