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Tutti amiamo i dolci e per soddisfare i capricci del nostro palato spesso ci troviamo a seguire diverse ricette, augurandoci che alla fine quanto promesso dalle golose foto nei ricettari sia davvero rispondente al vero, sia all’occhio che al palato. In base alla stagione e alle temperature di solito si sceglie di fare un dolce piuttosto che un altro.

Chi ha fatto dei dolci una vera e propria professione, è il pasticcere. Egli non si limita a eseguire delle ricette, ma le personalizza e reinventa a modo proprio.

Il pasticcere non è necessariamente un diplomato all’alberghiero; in realtà sono molti i professionisti che non hanno seguito questo corso di studi, ma invece hanno imparato torta dopo torta attraverso l’esperienza diretta. Anche oggi, è molto comune che un ragazzo che ha la passione per la pasticceria non sempre scelga di fare l’istituto professionale ad indirizzo specifico, ma piuttosto di diventare pasticcere senza alberghiero grazie a corsi più brevi e mirati.

È grazie all’arte pasticcera che possiamo gustare dei dolci davvero speciali. La Campania vanta una cultura fra le più famose in Italia per la produzione di dolci deliziosi. Questi hanno preso nuova veste proprio grazie alle capacità dei pasticceri. Scopriamo alcuni tra i dolci più amati nel periodo autunnale.

I più famosi dolci campani in veste autunnale

Torta caprese

La ricetta originale della torta caprese è frutto di un fatto accidentale, un errore che fu divino, vista la bontà e la leggerezza della torta. Essa è uno dei dolci tipici della pasticceria campana, nonché uno dei più acquistati, specialmente con i primi freddi e quindi durante la stagione autunnale ed invernale. Non che non la si possa gustare anche in veranda con le alte temperature, ovviamente, ma l’abbinamento ideale è proprio con un buon thè caldo o a un cappuccino. Per rendere la ricetta più adatta all’autunno, basta sostituire le mandorle con le nocciole oppure con noci e pistacchi, aggiungendo del liquore a piacere.

Le zeppole: al gusto cannella per i primi freddi

Come merenda o come dolce alla fine di un luculliano pasto autunnale, non c’è niente di meglio che una tiepida zeppola, magia della friggitoria napoletana. Le zeppole si ottengono con un impasto di farina, acqua e lievito spolverate alla fine da un leggero strato di zucchero a velo, mescolato nella versione autunnale ad un po’ di cannella. C’è chi dice siano dolci natalizi, chi di Carnevale, insomma pare che in ogni caso ci sia sempre una scusa per gustare una buona zeppola.

Sfogliatella

Con i babà, le sfogliatelle sono di sicuro i dolci più diffusi della cultura pasticcera napoletana. Piccole e apparentemente leggere si mangiano in un sol boccone, una dietro l’altra. A Napoli si trovano nella versione riccia o frolla, dove a cambiare è il tipo di involucro che può essere appunto in pasta frolla o sfoglia in base alle preferenze. All’interno il ripieno è tipicamente di semolino, ricotta e canditi. Una spolverata di cannella renderà il dolce perfetto per le merende autunnali. Per l’occasione si può anche pensare di sostituire i canditi, o parte di essi con delle mandorle o altra frutta secca.