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Napoli – Come ogni venerdì il Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca ha tenuto una conferenza streaming per fare il punto sull’emergenza epidemiologica.

Toni duri, anzi durissimi, quelli di De Luca: “Il Governo imbroglia nella comunicazione sull’epidemia da Covid -19”, questo l’esordio al veleno del governatore. In questo momento secondo De Luca “il dibattito sull’epidemia oscilla tra banalità e demagogia, quello che manca è la ragione laica”. 

A queste pesanti accuse nei confronti del governo, De Luca fa seguire una lunga serie di argomentazioni che proverebbero – a suo giudizio – la veridicità delle affermazioni di cui sopra. Il tema più scottante è quello dei vaccini. 

 “Continua il mercato nero dei vaccini”, incalza De Luca. ” Al suo insediamento Figliuolo assicurò che avrebbe seguito il criterio di un vaccino per ogni cittadino.  In virtù di questo noi accettammo che in una prima fase andassero più vaccini alle regioni del Nord, perché con una più alta percentuale di anziani, ma con l’intesa che poi si ritornasse a un criterio di rispetto delle quantità distribuite. Ad oggi questo non avviene, anzi il problema si aggrava. Abbiamo 200mila dosi di vaccino in meno di quelle che dovremmo avere”.

A questo punto De Luca mostra un prospetto dal quale si evince che la Campania ha ricevuto il 25% di vaccini sul totale della popolazione, facendola diventare ultima regione d’Italia in questo senso.

“Una vergogna nazionale – continua De Luca – essendo noi ultimi in Italia anche per la consegna di Pfizer e Moderna, che sono i vaccini che possono essere somministrati agli ultraottantenni. Abbiamo ricevuto il 16% di Pfizer e l’1,7% di Moderna. Siamo al limite della delinquenza politica”.

Poi De Luca prende a parlare dei criteri di vaccinazione. “La nostra idea è che siamo entrati in una nuova fase dell’epidemia, da un lato abbiamo i vaccini ma dall’altro settori economici ormai stremati. Quindi è assolutamente necessario mantenere vaccinazione per fasce di età, ma dobbiamo contemporaneamente guardare anche al rilancio del lavoro e dei comparti economici. Per questo abbiamo proposto che dopo aver completato la vaccinazione per fasce d’età (ultraottantenni, ultrasettantenni e fragili), si potesse iniziare a pensare anche alla contestuale vaccinazione di determinati settori economici”.

“Non accettiamo lo sciacallaggio di chi – spiega ancora De Luca – ci ha accusato di non aver a cuore le sorti degli anziani. La Campania tra oggi e domani raggiungerà il 100% degli ultraottantenni vaccinati. Nelle prossime due settimane completeremo la vaccinazione dei non deambulanti e siamo già al 60% dei cittadini tra 70 e 79 anni. Dunque la nostra proposta era quella di iniziare a definire anche alcune priorità politiche e sociali, esattamente come è stato fatto quando si è deciso di vaccinare il personale scolastico”. A questo riguardo De Luca rilancia la possibilità di una vaccinazione per gli operatori del trasporto pubblico: “Se la Campania passa in zona arancione torneranno in presenza le scuole superiori almeno per il 50%, perché non garantire che gli alunni possano spostarsi in sicurezza? Ragionamento analogo per gli operatori del comparto turistico, la cui immunizzazione ora potrebbe essere una grande vetrina di promozione per il nostro turismo”. Poi De Luca lancia una proposta sulla ristorazione: “La nostra idea è che i ristoratori siano aperti fino alle 23:30, poi chiusura e coprifuoco perché il vero veicolo di contagio è la movida”. 

Dopo aver annunciato che la Campania è pronta a fornire 240mila tessere di avvenuta vaccinazione e dopo aver ricordato gli investimenti regionali nel settore della cultura, De Luca si è detto certo che il governo seguirà le indicazioni della Campania.