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di Anna Rita Santabarbara

Sovrappeso e obesità (specialmente quella addominale) sono i fattori più associati a malattie infiammatorie croniche. Campania, Lazio, Puglia e Sicilia le regioni con il più alto tasso di obesità. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, in Europa l’86% dei decessi e il 77% della perdita di anni di vita in buona salute sono provocati da patologie croniche (malattie cardiovascolari, tumori, diabete mellito, malattie respiratorie croniche, problemi di salute mentale e disturbi muscolo scheletrici). Di qui, l’importanza di assumere un corretto stile di vita a tutte le età: per farlo, però, è necessario adottare un’alimentazione equilibrata. Stop, quindi, ai cibi calorici, ricchi di grassi e zuccheri, causa di gravi patologie.

In questo quadro si inserisce il progetto della “Giornata Nazionale del Biologo Nutrizionista” che, alla sua quinta edizione, vedrà schierati sabato 19 e domenica 20 maggio numerosi biologi nutrizionisti volontari nelle piazze di tutta Italia, che presteranno servizi gratuiti all’interno di stand organizzati. Chi ne farà richiesta, potrà effettuare interviste alimentari, valutazioni antropometriche e dello stato nutrizionale. Questi dati, elaborati da Enpab (Ente di previdenza dei Biologi) e dall’Università di Roma Tor Vergata saranno utilizzati come campione sugli stili di vita in Italia.

I dati emersi dalle precedenti edizioni hanno evidenziato diversi errori nelle abitudini alimentari. Tra i principali: consumo di acqua insufficiente per fascia di età e stile di vita, scarso consumo di frutta (in alcuni casi quasi assente) e di verdura, carne e derivati animali in eccesso (soprattutto negli uomini) e scarso consumo di pesce, disabitudine diffusa al consumo di legumi, scarso consumo di prodotti integrali e di farine alternative al grano in almeno il 50% degli intervistati, diseducazione al movimento (dipendenza da schermi, disabitudine o impossibilità di giocare in strada), spuntini fuori pasto soprattutto nelle donne mentre gli uomini saltano i pasti, eccessivo consumo di zuccheri semplici. E se negli uomini emerge una sottovalutazione dell’obesità, le donne, al contrario, manifestano la tendenza a sovrastimare il loro peso e, di conseguenza, a sottovalutazione il sottopeso: fatto che preoccupa non poco perché può causare gravi disturbi del comportamento alimentare.

L’obiettivo della Giornata, quindi, diventa quello di educare il cittadino a un corretto stile di vita, sensibilizzandolo sulla necessità di adottare un’alimentazione varia e bilanciata. In Campania, i cittadini potranno richiedere visite nutrizionali gratuite e consigli a Napoli in Piazza Trieste e Trento e a Salerno in via Velia. Gli stand resteranno aperti dalle 10 alle 19.