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Salerno – Richieste di soldi ad extracomunitari in cambio della promessa di “adoperarsi” per il rinnovo dei loro permessi di soggiorno, attraverso l’offerta di un lavoro. I malcapitati, normalmente impreparati sulle norme di settore si fidavano e versavano ma dell’occupazione non vi era poi traccia. Colei che l’aveva proposta, infatti, li licenziava dopo pochi giorni, pretendendo  ulteriore denaro, che a suo dire era da fornire all’Inps per la regolarizzazione delle singole posizioni. Federica Ieromazzo, 36 anni di Salerno, ha continuato a mettere in atto il raggiro anche mentre si trovava agli arresti domiciliari, Per tale motivo, da ieri, è stata rinchiusa nel carcere di Fuorni.
In realtà, all’Inps non arrivava un centesimo perché la donna – che si attribuiva il titolo di avvocato (non posseduto) e millantava conoscenze specifiche delle leggi in materia – nel caso in cui alle pressioni non seguissero pagamenti di ulteriori somme passava alle minacce di problemi ai danni di congiunti e, addirittura, di arresto da parte delle forze dell’ordine. Spaventate da frasi come “se non mi paghi, tuo figlio passa dei guai”, normalmente le vittime versavano ancora. Le indagini sono state effettuate dalla Guardia di Finanza della Sezione di Polizia giudiziaria presso la Procura della Repubblica di Aosta, in collaborazione con i colleghi del Gruppo di Salerno. Il tutto è partito da una falsa dichiarazione presentata per ottenere il “gratuito patrocinio”, nell’ambito di un procedimento in cui era coinvolta Federica Ieromazzo, nota alle cronache aostane per episodi di truffe. Per la vicenda dei raggiri agli extracomunitari bisognosi di rinnovo dei loro permessi, Ieromazzo è prima finita agli arresti domiciliari, per effetto di una ordinanza di custodia cautelare del Giudice per le Indagini preliminari del Tribunale di Aosta emessa nello scorso giugno, poi si è vista revocare la misura ed è finita in carcere. Durante i mesi di detenzione nella sua abitazione ha infatti pensato bene di pubblicare sul web (ricorrendo a un finto nome) annunci per l’affitto di inesistenti ville per vacanze chiedendo e ottenendo caparre, delle quali agli inquirenti non risulta la restituzione.
Indagando sui conti dell’arrestata, le Fiamme gialle valdostane hanno accertato 35mila euro che i militari considerano non giustificati, considerando lo stato di nullatenente e disoccupata della donna. Gli episodi nei confronti di extracomunitari accertati dai finanzieri sono quattro, nel periodo dall’aprile 2014 al giugno 2015. Gli inquirenti non escludono, però, che possano essersene verificati altri, perché la donna richiedeva versamenti su una carta Postepay.