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Non penso alla Juve, non mi porto così avanti. Ma nemmeno alla Coppa Italia con lo Spezia. Domani c’è la Salernitana e mi basta”. La vigilia dell’Atalanta con la Salernitana si sintetizza nel rifiuto di considerare la penultima di andata come l’antipasto dell’ultima da clou all’Allianz Stadium. Nemmeno la diffida di Demiral (“Palomino sta facendo bene”), De Roon e Koopmeiners sembra condizionare i piani del tecnico: “Non faccio calcoli sui cartellini, casomai per gestire i giocatori utilizzo i cambi, che nelle ultime due partite ci hanno permesso di recuperare lo svantaggio”, la premessa di Gasperini, che non prende certo sottogamba l’avversario “ostico e difficile”.
E quando parla di attaccanti, conferma la scelte centrate sull’uomo del momento, aggiungendoci l’ alternativa d’attualità: “Hojlund ci mette un’energia straordinaria, Boga da trequartista ha trovato la giocata decisiva per il 2-1, poi l’ho rimesso davanti. Se trova continuità saltando l’uomo per noi è importante”. Torna disponibile Muriel dopo una settimana con la tallonite al piede sinistro, mentre in corsia il ballottaggio a destra: “Zappacosta, Hateboer e Zortea, mentre Maehle mi piacerebbe poterlo usare in mezzo e Ruggeri è l’unico mancino di ruolo”.
Detto che dovrebbe partire titolare Lookman, dentro alla Spezia ma a riposo al Dall’Ara, per Gasperini la produzione offensiva è da aumentare: “31 punti sono tanti, con la quinta difesa e il sesto attacco, ma più segni, più hai possibilità di migliorare la classifica”. Reduci da tre sconfitte con Lazio, Napoli e Inter nelle ultime tre gare a Bergamo, i nerazzurri cercano di ridisegnare a fortino il Gewiss Stadium nella prima gara interna del 2023: “Fare più punti in casa o in trasferta conta relativamente – obietta il tecnico -. Di sicuro c’è l’opportunità di tornare a vincere a Bergamo per rafforzare una graduatoria già veritiera quasi alla fine del girone d’andata.
Siamo in vantaggio sulle inseguitrici, non siamo lontani da quelle davanti e siamo in buona compagnia”.
Nella domenica della maglia celebrativa da consegnare del riscaldamento al capitano Rafael Toloi, 250 presenze proprio nel posticipo di lunedì 9, quello del ritorno ai bottini pieni, c’è anche il lutto al braccio per Gaudenzio Bernasconi, mancato a 90 anni il giorno successivo, 54 volte atalantino tra ’52 e ’54 prima di consegnarsi alla leggenda nella Sampdoria.