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Salerno – Farà discutere la scelta del Comune di Polla sulla scelta dei comparti su cui attingre per recuperare i fondi per il cofinanziamento del ‘festival del folklore’ che si è chiuso pochi giorni fa nel centro storico. I Comuni che partecipano e che poi ottengono i finanziamenti regionali per la realizzazione di eventi estivi, i cosiddetti Poc, devono garantire una parte di spesa. L’intervento co-finanziato dal POC Campania 2014-2020. “Rigenerazione urbana, politiche per il turismo e la cultura. Programma regionale di eventi e iniziative promozionali”. Una minima parte rispetto alla mole di fondi che arrivano dall’assessorato al turismo regionale. Nel caso di Polla, ad esempio, a fronte dei 60mila arrivati dalla Regione, l’ente guidato da Rocco Giuliano ha garantito ottomila euro dal bilancio comunale.

Altri centri hanno proposto cifre diverse, anche superiori. E per rientrare, spesso, chiedono il pagamento di un biglietto di ingresso all’evento clou, come i casi di ‘Negro festival a Pertosa’ e ‘Gazzè’ a Padula, oppure anche sponsor privati. A Polla, invece, la metà del cofinanziamento arriva da fondi sociali. Nel bilancio – come si evince da una delibera pubblicata sull’albo pretorio – erano previste spese per varie voci “sociali”. E da queste voci che il Comune ha attinto per il necessario cofinanziamento. E così sono stati “tagliati” 500 euro previsti per il materiale di consumo scuola, mille euro per il rimborso dei libri di testo, 500 euro ancora per “attività di carattere sociale” e infine 2mila euro per i funerali per persone indigenti (a carico dei Comuni). Una scelta ovviamente legittima ma che potrebbe far discutere. Un fatto questo che ha fatto sobbalzare le opposizioni.

Dal canto invece della maggioranza consiliare si grida al successo che ha riscosso il Festival Internazionale del folklore e rassegna musicale della zampogna e della ciaramella. L’evento, che si è svolto per 3 giorni nel Comune di Polla, con una fitta programmazione di musica, gastronomia, danza e spettacolo, ha registrato, stando sempre al comunicato del Comune di Polla numeri importanti. “Sono stati circa 20 i gruppi di artisti nazionali e internazionali coinvolti, testimoni e interpreti delle tradizioni popolari e culturali dei loro paesi di provenienza, 7 giorni – si legge sulla nota stampa – di intrattenimenti vari per un totale di quasi 50 ore di attività, 7 serate di spettacoli e di degustazioni con percorsi all’insegna dell’enogastronomia tipica con oltre 3.000 partecipanti distribuiti nei vari Comuni interessati dall’iniziativa”.

Viva soddisfazione quindi è stata espressa dall’Amministrazione comunale, nella persona del sindaco Rocco Giuliano e dell’assessore ai Beni Culturali, Maria Citarella, e da tutti i primi cittadini dei Comuni partner, oltre che dagli organizzatori che, nonostante il meteo avverso negli ultimi giorni, hanno retto alla fatidica prova del nove, per l’efficiente organizzazione che continua a funzionare, anno dopo anno. Insomma come sempre pareri opposti e discordanti. Dove sta la verità?