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Salerno –  “Nella società in cui viviamo, purtroppo, non c’è posto per le persone affette da disabilità. Lo si evince dal fatto che siano ancora tanti i diritti di cui sono privati e le barriere architettoniche che si ritrovano davanti ogni giorno. Basti pensare all’impossibilità di poter trascorrere una tranquilla giornata in spiaggia, perché i lidi non sono adibiti all’accoglienza di disabili. O meglio, credono di poterli accogliere semplicemente perché provvisti di bagno disabili come stabilito dalla normativa ma non é cosí, la realtà é ben diversa.
Questo l’incipit della nota stampa inviata da Anna Adamo, Garante Provinciale per la disabilità, sul problema delle barriere architettoniche.
 
“Non basta possedere un bagno disabili – prosegue Adamo –  per poterli accogliere, occorre permettere loro di poter raggiungere il lido e il bagno stesso. É ben noto, infatti, che molti il lido non riescano a raggiungerlo a causa di scale troppo strette e pedane in differita, cosi come é ben noto che nella maggior parte dei casi il bagno sia troppo piccolo per farvi entrare una carrozzina guidata da un accompagnatore e privo di doccia con apposito sediolino interno per permettere al disabile di poter fare una doccia al termine di una giornata in spiaggia. Tutto questo é vergognoso, inaccettabile, non fa altro che ledere la dignità umana e mettere in risalto la diversità, invece di favorire l’ inclusione. Come si può pensare che basti un bagno per far fronte alle difficoltà di una persona con disabilità? La vita di quest’ultima non si riduce alla permanenza in un bagno, il quale, a volte, non é neanche provvisto di tutto ciò che serve!  É ora che le cose cambino”.
 
“Abbiamo il dovere – conclude il Garante salernitano – di permettere alle persone con disabilità di condurre una vita “normale” eliminando scale alte e strette per sostituirle con discese facili da percorrere in carrozzina o se si hanno piccole difficoltà di deambulazione, installando sedie utili per la discesa in acqua. Questo é ciò di cui le persone disabili hanno realmente bisogno, non di parole portate via dal vento. Convivere con una disabilità é già difficile, non ne aumentiamo le difficoltà mediante i disservizi ma cerchiamo di dar vita a città in cui trascorrere del tempo sia possibile a tutti, soprattutto ai disabili.”