- Pubblicità -
Tempo di lettura: 4 minuti

Buccino (Sa) – Sarà decisiva per le sorti della zona industriale e dell’economia dell’agroalimentare volceiana, ai fini della sentenza definitiva del Tar, la relazione tecnico-giuridica di chiarimenti che il Comune di Buccino, su disposizione dei giudici del tribunale amministrativo regionale della Campania, dovrà presentare entro 30 giorni al Tar circa l’istanza di richiesta avanzata nel 2018 dalla società sarnese Buoneco s.r.l. al Comune di Buccino ai fini del rilascio di un permesso a costruire per la realizzazione di un impianto aerobico per la lavorazione e il trattamento di 113mila tonnellate di rifiuti nel lotto n.18 della zona industriale di Buccino. 

E’ quanto stabilito ieri dai giudici della seconda sezione staccata di Salerno del Tar, Paolo Severini, Gaetana Marena e Olindo Di Popolo, che con ordinanza n.651 del 10 giugno 2020 pronunciandosi sul ricorso n.136 del 2019 promosso dalla società Buoneco difesa dai legali Marcello Fortunato e Rossella Verderosa, contro il Comune di Buccino difeso dall’avvocato Pasquale Cristiano, a seguito dell’ingresso nel ricorso dell’industria conserviera volceiana Icab s.p.a. difesa dall’avvocato Enzo Maria Marenghi che ha chiesto la dichiarazione di illegittimità del silenzio assenso del Comune di Buccino circa il permesso a costruire l’impianto di rifiuti, l’annullamento della nota comunale con cui l’Ente ha dichiarato la non competenza del rilascio del permesso a costruire e dei provvedimenti collegati per la dichiarazione dell’obbligo della Pubblica Amministrazione di definire il procedimento con atto espresso e motivato, hanno assegnato 30 giorni di tempo al Comune per presentare ai fini della decisione del tribunale-“ una documentata relazione di chiarimenti circa lo stato del procedimento volto al conseguimento, da parte della ricorrente, dell’autorizzazione paesaggistica in relazione al quale la Commissione Locale per il Paesaggio del Comune di Buccino ha espresso parere contrario circa l’istanza, presentata dalla società e in più, entro lo stesso termine, il Comune di Buccino dovrà presentare una relazione in merito allo stato del ricorso presentato avverso il decreto della Regione Campania di esclusione dal procedimento per il rilascio delle autorizzazioni ambientali V.I.A. integrata con la V.I., sul progetto della Buoneco”.

Tutto ha inizio nel 2016 quando la società sarnese, Buoneco s.r.l. presenta al Comune di Buccino, ai fini del rilascio delle autorizzazioni e del permesso a costruire, il progetto di realizzazione di un impianto di trattamento aerobico di rifiuti a matrice organica. Progetto sul quale il Comune però, non si espresse e né fece opposizione nei tempi previsti dalla legge, facendo proseguire l’iter di approvazione per “silenzio assenso”, salvo poi, esprimere parere di diniego alla realizzazione dell’impianto, facendo anche esprimere negativamente la commissione comunale per il paesaggio ai fini del rilascio delle autorizzazioni paesaggistiche e modificando con l’approvazione di una variante al Piano urbanistico comunale che ha trasformato l’area industriale di Buccino in “area di crisi non complessa-distretto industriale di tipo agroalimentare e artigianale”, mentre in Commissione Via-Vas della Regione è proseguito l’iter di realizzazione dell’impianto che ha visto a febbraio 2019 gli uffici regionali dare il diniego all’autorizzazione Via-Vi per la realizzazione del progetto, salvo fare “marcia indietro” esattamente un anno dopo, quando pochi mesi fa, la commissione regionale si accorge che il decreto dirigenziale regionale dell’anno precedente era errato e concedendo parere “favorevole” alla valutazione di impatto ambientale e di incidenza, specificando che si trattava di un  “mero errore materiale di formulazione nel decreto del 2019”.

Una decisione quella degli uffici regionali, che ha fatto opporre il Comune di Buccino, mentre la Buoneco che in un primo momento aveva presentato ricorso al Tar contro il Comune di Buccino chiedendo l’annullamento di tutti gli atti comunali contrari ai fini della realizzazione dell’impianto, ha avviato un anno fa, un secondo ricorso al Tar contro il Comune di Buccino, chiedendo l’annullamento della variante al Piano urbanistico comunale.

Variante che però, qualche mese fa è stata “bocciata” da una sentenza del Tar che ha dichiarato l’annullamento del provvedimento comunale, a seguito del ricorso promosso dalla società Buoneco, dalle fonderie Pisano e da altre 9 industrie che operano nella zona industriale volceiana e che ora, finirà in Consiglio di Stato, mentre ieri, il Tar ha emesso un provvedimento nei confronti dell’Ente comunale a seguito dell’opposizione della società Icab al primo ricorso presentato dalla Buoneco ai giudici. Ora, dunque, l’esito della sentenza definitiva al Tar tra Buoneco contro Comune e Icab, dipenderà dalle relazioni dettagliate che dovrà presentare l’ente comunale al Tar entro la prima settimana di luglio.