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Non si placano le polemiche nel Partito Democratico in provincia di Salerno dopo l’annuncio delle candidature. Dopo la dura presa di posizione del deputato di Leu uscente, Federico Conte che ha rinunciato al posto e la successiva scelta dell’ex senatore Alfonso Andria di lacciate il partito, oggi è arrivata la replica del segretario provinciale del Pd, Enzo Luciano.
“Superato l’iniziale stupore mi vedo costretto ad intervenire rispetto alle recenti dichiarazioni di Alfonso Andria- ha scritto il segretario del Pd- Un dirigente politico di lungo corso come lui mi ha stupito. Ho scoperto, infatti, con rammarico, che la sua appartenenza al Partito Democratico fosse subordinata a questa o quella candidatura. Quasi come se la nostra Comunità politica fosse una sorta di taxi dal quale salire e scendere a proprio piacimento. Il ragionamento di Andria è il seguente: se le candidature proposte mi convincono sono un militante entusiasta del PD, altrimenti restituisco la tessera”. Luciano parla di una logica personalistica che non onora la lunga storia politica ed amministrativa di Andria, il quale pur tanto ha ricevuto dal nostro Partito, essendone stato, grazie al sostegno generoso di tutti i nostri militanti, un rappresentante in Provincia di Salerno, in seno al Parlamento Europeo e al Senato della Repubblica. Tuttavia è lo stesso Andria, secondo Luciano, che, ormai, da anni, si è allontanato dalla organizzazione, riservandosi – sua sponte – un ruolo di assoluta marginalità.
“È persino inutile ricordare ad Alfonso Andria che ne è ben consapevole che il percorso delle candidature è stato proposto prima a livello locale e poi tracciato a livello nazionale – ha aggiunto – Sono ore frenetiche e piene di fibrillazione. Posso comprendere che alcune espressioni siano “dal sen fuggite” e che una riflessione serena ed oggettiva porti a conclusioni più sensate.  Confido che ci possa esser un ripensamento ispirato dal senso di responsabilità che deve riguardare tutto il centrosinistra.
Non è il tempo degli egoismi personali, delle divisioni interessate, del risentimento rancoroso. Tutte le forze democratiche, progressiste, riformiste del nostro Paese e del nostro territorio devono esser concentrate in una campagna elettorale decisiva per il futuro dell’Italia e della stessa provincia di Salerno. La priorità è sconfiggere questa pericolosa destra sovranista e populista, ostile ai diritti fondamentali, demagogica sul piano economico.
Il Partito Democratico, partito guida della Provincia di Salerno, sta mettendo in campo una squadra di donne e uomini candidati di altissimo profilo, competenti, radicati nei territori. Sono pronti alla battaglia elettorale ed i primi a sostenerli saranno proprio coloro che, pur avendo manifestato piena disponibilità, non è stato possibile candidare. Questo significa essere una comunità politica leale, coraggiosa che mette al centro il bene dei propri territori e non le proprie ambizioni personali. Esprimo gratitudine a tutti coloro che hanno fatto un passo di fianco per il bene superiore dell’Italia e del Partito Democratico. Ed esprimo gratitudine a Piero De Luca, Vice Capogruppo PD alla Camera, che ha accettato la sfida di guidare la nostra battaglia, dopo aver svolto un prezioso lavoro parlamentare su temi economici e sociali cruciali, in continuo raccordo con le comunità locali della nostra Provincia. Soprattutto ha garantito, con il suo impegno, una rappresentanza territoriale non scontata con candidature di amministratori locali – per nulla calate dall’alto – di alto profilo politico.
Il tempo delle polemiche è finito. Adesso siamo in campagna elettorale. E siamo in campo per vincere, contribuendo alla vittoria del centrosinistra in tutta Italia. In queste settimane saremo ispirati dal monito di Enrico Berlinguer, dalle sue parole – le ultime – a Padova. Un testamento politico che c’impegniamo ad onorare a testa alta e senza meschinità.
“Lavorate tutti, casa per casa, azienda per azienda, strada per strada, dialogando con i cittadini, con la fiducia per le battaglie che abbiamo fatto, per le proposte che presentiamo, per quello che siamo stati e siamo, è possibile conquistare nuovi e più vasti consensi alle nostre liste, alla nostra causa, che è la causa della pace, della libertà, del lavoro, del progresso della nostra civiltà!”.