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E’ Silvia Alessandrini  la vincitrice del concorso di idee per giovani creativi bandito da Confagricoltura Salerno e l’Aic Salerno, (Associazione italiana coltivatori.) Sarà il logo che lei ha disegnato a dare una nuova immagine al Fico bianco del Cilento Dop che, in assoluto, è il più rappresentativo ed identitario del vasto territorio a Sud della provincia di Salerno.

 E’ stata una giuria di esperti a scegliere la sua proposta, tra le varie pervenute, per dotare sia il Consorzio di tutela che la Dop Fico bianco del Cilento, di un logo che abbia una immediatezza comunicativa, creatività e originalità e una  buona riproducibilità.

La premiazione è avvenuta questa mattina  nella sala Petrone della sede della Banca  Campania Centro, in piazza de Curtis, a Battipaglia, alla presenza di Camillo Catarozzo  e  di Mario Cuoco, rispettivamente presidente e vice direttore dell’istituto di credito che ha messo a disposizione  due premi in denaro, entrambi di 500 euro, per le due  migliori idee da utilizzare come concept grafico.

Dobbiamo fare sistema, remare tutti nella stessa direzione – ha affermato Catarozzosolo così riusciremo a superare i gap ancora esistenti sul territorio che eccelle per la bontà di prodotti e per imprenditori capaci. A luglio il territorio potrà contare anche sull’aeroporto, non solo per i passeggeri ma anche per le produzioni che così potranno arrivare prima sui mercati internazionali”.

Questo – ha spiegato Costantino, presidente di Confagricoltura Salerno – è il primo passo  del Consorzio e con questo logo, che è molto bello, gettiamo le basi per valorizzare il Fico bianco del Cilento e per farlo riconoscere ai consumatori  identificandolo con l’area di produzione”.  Presente anche Luigi Sansone, in rappresentanza di Aic Salerno, che ha evidenziato come sia iniziato “un percorso per recuperare ciò che si stava perdendo”.

  “Logo e logotipo –  ha spiegato Silvia Alessandrini,  vincitrice del concorso – sono stati ideati in maniera tale che ci  sia sempre coerenza visiva tra loro, sia nella font sia nel tratto, così come deve esserci un legame tra il Consorzio di tutela e la Denominazione. La scelta – ha aggiungo – è stata di disegnare un logo, partendo da unbozzetto fatto a mano, dai tratti irregolari e morbidi, per evocare le forme imperfette della natura, sinonimo di qualità e genuinità. Per mantenere originalità e dare un connotazione distintiva al logo, la parola “FICO” è il fico stesso, immediatamente riconoscibile nella C e nella O”.