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Salerno – Italia Nostra Onlus e il Comitato ‘No Crescent’ comunicano quanto segue: “Italia Nostra ha proposto appello per la riforma della sentenza del Tar Campania Salerno, in ordine alla variante al Pua del comparto di Santa Teresa, con la quale il Comune di Salerno ha effettuato una sanatoria dell’edificazione in corso stralciando tre edifici pubblici, rispettivamente destinati ad ospitare la sede della Capitaneria di Porto, la sede dell’Autorità Portuale, nonché un edificio del Comune di Salerno ed anche la stecca nord dei locali destinati ad attività commerciali del sottopiazza. Italia Nostra nel ricorso in appello ha evidenziato l’impossibilità della realizzazione in toto del comparto, specificando al Consiglio di Stato oltre l’insanabilità paesaggistica anche le sopravvenute certificazioni delle illegittimità in tema ambientale, relative alla deviazione del torrente Fusandola, senza la quale non si sarebbe potuto realizzare l’intero comparto. L’appello di Italia Nostra è stato fissato per l’udienza pubblica del giorno 28 maggio 2020. Le associazioni esprimono viva soddisfazione per la celere fissazione dell’udienza di merito e soprattutto per la Sezione designata dal Presidente, la IV Sezione. Si ricorda che la IV Sezione nel giugno 2012 accolse l’istanza cautelare richiesta da Italia Nostra sospendendo i lavori del Crescent evidenziando il danno grave ed irreparabile derivante dall’irreversibile trasformazione dei luoghi. Pertanto, la medesima Sezione, a fronte dell’avvenuta trasformazione dei luoghi, dovrà decidere anche sulla nuova richiesta dell’associazione sul risarcimento dei danni ambientali e paesaggistici di 400 milioni di euro, a carico di coloro che hanno concorso con i loro provvedimenti e le loro omissioni alla illegittima edificazione, che ha modificato irreparabilmente i caratteri identitari della città di Salerno e del rapporto del centro storico con l’area di Santa Teresa e il mare”.