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Salerno – Gianluca Vitagliano, 40 anni, accusato di aver tentato di soffocare una prostituta, è stato condannato a quattro anni di reclusione. La sentenza è stata emessa nella tarda mattinata di oggi dal Gup Stefano Berni Canani al termine del rito abbreviato. Il pubblico Ministero Roberto Penna, che aveva disposto il giudizio immediato, aveva chiesto al Gup la condanna a dieci anni, contestando al camionista di Battipaglia i reati di tentato omicidio, violenza sessuale, lesioni aggravate e rapina. Il Gup nell’emettere il verdetto ha fatto decadere l’accusa di tentato omicidio e la violenza sessuale è stata considerata lieve. Alla lettura del dispositivo era presente anche Gianluca Vitagliano, assistito dall’avvocato Agostino Allegro. Attualmente l’uomo è detenuto nella casa circondariale di Vallo della Lucania. La vicenda risale al giugno 2016. Scenario una traversa i via Wenner a Salerno. Erano trascorse da poco le 2 di notte quando Vitagliano, che con la ‘lucciola’ 49enne di origini bulgare aveva avuto già altri due incontri, si era presentato con venti euro chiedendo un rapporto orale, abbigliato con un baby doll nero. Lei aveva preso tempo per un rapporto con un altro cliente, da cui avrebbe guadagnato di più e lui l’ha aspettata in auto. Quando è tornata l’ha assalita buttandola a terra, le è salito addosso a cavalcioni immobilizzandola con il peso del corpo e secondo l’accusa le ha stretto le mani al collo cercando di ucciderla. «Voleva che dicessi che mi piaceva» ha raccontato la donna ai poliziotti della Squadra Mobile, che poche ore dopo la denuncia hanno rintracciato Vitagliano seguendo le tracce della sua Alfa Romeo 156 di colore scuro ripresa dalle telecamere di videosorveglianza. Su un albero, nei pressi dello stadio di Battipaglia, furono inoltre ritrovati gli stivali della prostituta, che il camionista le aveva rapinato in un moto di feticismo.