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Il Coordinamento Associazione Democratici e Progressisti Eboli in un comunicato stampa ha commentato l’operazione illustrata ieri dai carabinieri denominata “Gold business”: tonnellate di rifiuti  tossici trasportati nella Piana del Sele per essere interrati in piena zona agricola, fino  ad arrivare sulle  rive del fiume “Calore”.
 
“Suscita indignazione e rabbia la gravità di quanto  è emerso dall’operazione che ha messo in luce un’attività criminale che non ha e non può avere alcuna giustificazione perpetrata da gente senza  scrupolo alcuno,  che  avvelenava una delle ultime zone di valore ambientale ed agricolo della regione Campania mossa da un inestinguibile sete di soldi – si legge nel comunicato del coordinamento – un’attività  che correva il rischio di mettere in ginocchio l’intera agricoltura della Piana ,di avvelenare definitivamente il nostro ambiente, di mettere a rischio la vita stessa di noi tutti abitanti della Piana”.
 
Per il gruppo l’intervento delle forze dell’ordine conferma la  necessità di non abbassare mai la guardia nella battaglia per la difesa del  territorio. “Riteniamo che alla luce di questo ultimo  gravissimo e ributtante attacco al nostro ambiente, alla nostra ricchezza produttiva, la risposta dei livelli istituzionali locali debba essere fermissima: chiediamo quindi a tutti gli amministratori dei Comuni della Piana di costituirsi Parte Civile nel processo contro i delinquenti che hanno  ordito  questo piano devastante,  perché sia chiaro a tutti che l’ambiente nella nostra piana è una risorsa che non siamo disposti a barattare per nulla al mondo, e perché  non vogliamo lasciare ai nostri figli un territorio avvelenato ed invivibile”, conclude il Coordinamento Associazione Democratici e Progressisti Eboli.