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Mentre ancora non è chiara la data delle elezioni amministrative, attese per il Comune capoluogo, a Salerno nel maggio 2021, perché come per le precedenti regionali bisognerà valutare l’impatto sull’epidemia in corso, si profila un ventaglio variegato e consistente di candidati che cercheranno di fermare la riconferma sulla poltrona di primo cittadino del sindaco uscente, Vincenzo Napoli.

Il primo ad uscire allo scoperto, anche prima che la coalizione di centro sinistra ufficializzasse la ricandidatura dello stesso primo cittadino, è l’outsider Maurizio Basso, agente immobiliare che ha avviato una campagna elettorale solitaria per la quale cerca anche il sostegno di possibili candidati al consiglio comunale. Attraverso i suoi profili social il professionista attacca l’attuale gestione non risparmiando critiche a nessuna parte politica. Da sempre critico verso l’operato dell’amministrazione comunale, tanto da aver rappresentato a lungo tempo la quasi unica voce di opposizione ( in tandem con Roberto Celano) c’è l’avvocato Antonio Cammarota, presidente della commissione trasparenza e dell’associazione La nostra libertà. Rotti gli indugi e capito che non avrebbe trovato sostegno nel centro destra al quale guarda con simpatia, Cammarota ha impresso la sua faccia sui 6×3 e ha intensificato la sempre fertile attività comunicativa, contando per la sua campagna elettorale anche sul sostegno del Codacons, che con il suo vice presidente Matteo Marchetti ha già assicurato appoggio all’avvocato.

È avvocato anche Michele Sarno, penalista già presidente della Camera penale con percorsi ed ambizioni politiche mai sopite ed oggi apertamente in gioco per conquistare la poltrona di sindaco di Salerno. Si dice pronto a far durare un mese la festa del santo patrono San Matteo, Salvatore Memoli, ex deluchiano pentito, con una vasta esperienza politica amministrativa alle spalle, che dai suoi profili social annuncia la volontà di candidarsi, promettendo riduzione sui parcheggi e di incentivare la ristrutturazione edilizia. Sostenuto l’esperienza civica di Salerno in Comune (Gianluca De Martino, Anna Nisivoccia, Luigi Bisogno) ad uscire allo scoperto è anche Marcello Ravveduto, docente universitario che non è chiaro però se nell’ambito delle esperienze civiche riuscirà a conquistare anche la fiducia del movimento cinque stelle e dei figli delle Chiancarelle che potrebbero optare per un altro candidato.

Nel frattempo all’elenco dei gli aspiranti deve aggiungersi anche quello del presidente dell’associazione  venditori ambulanti, Ciro Pietrofesa, anche lui già candidato social: su Facebook ha già a  presentato il simbolo ed il nome del suo movimento, “Rinascita Salernitana, Pietrofesa Sindaco”. Ancora non è chiaro, invece chi sarà il candidato dei consiglieri Antonio D’Alessio, Leonardo Gallo, Corrado Naddeo, Nico Mazzeo, Donato Pessolano e Giuseppe Ventura che si sono staccati dalla maggioranza e hanno formato il gruppo politico “Oltre”. Non è escluso che possano applicare proprio perché uno di loro con me per esempio l’ex presidente del consiglio comunale Antonio D’Alessio. In attesa, dietro le quinte restano, Michele Ragosta, che non è nuovo alla strategia di corse in avanti a sindaco per darsi peso nella coalizione e Dante Santoro che deve chiarire, dopo le elezioni regionali, la sua posizione per e con  la Lega.