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Salerno – “L’ingresso alla Grotta dello Smeraldo (di Conca dei Marini, ndr) è raggiungibile con la SS 163 che va da Salerno fino a Positano, mediante l’ascensore. Via mare con imbarco da Amalfi su appositi battelli o con imbarcazioni private. Orari 10-16 dal 6 luglio al 30 settembre 2020”. Tanto si legge sul sito di CoopCulture, che è “cooperativa operante nel settore dei beni e delle attività culturali in Italia”. L’azienda ha sede legale e direzione area centro nord a Venezia, sede direzionale a Roma per il centro sud; sedi operative a Venezia, Torino, Roma e Napoli-Centro Direzionale.

CoopCulture è molto presente in Campania ed in tutto il sud  Italia (lungo l’elenco presente sul sito). In provincia di Salerno ha appunto gestito, almeno fino al 30 settembre 2020, la Grotta dello Smeraldo.

Sul punto interviene lo scafatese Mariano Falcone, ex coordinatore provinciale della Lega Salerno ed oggi esponente di punta della Lega Meridionale. Movimento che, già nella propria grafica, mette in chiaro gli obiettivi: indipendenza, sovranità, identità, no Europa, no Euro, no globalizzazione, no multiculturalità.

La richiesta è di una tagliente polemica. Falcone afferma: “Una domanda ai consiglieri regionali di centro destra, in particolare ai leghisti. Interrogate De Luca e il governo per sapere il motivo per cui alcuni siti culturali sono gestiti da una cooperativa veneta, CoopCulture di Mestre? Perché in Campania giovani professionisti del settore non ne abbiamo? Aspettiamo una risposta”.       

In foto: Mariano Falcone nelle vesti di coordinatore provinciale Lega Salerno.