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Buccino (Sa) – Dopo aver fatto il giro di quotidiani, web, carta stampata, radio e televisioni locali e nazionali, il caso del “caro gas” che ha visto protagonista, suo malgrado, un’industria conserviera volceiana che ha ricevuto una bolletta energetica del valore di circa un milione di euro, è finito ora sulle principali televisioni estere e tra queste, quelle giapponesi.

È il caro vita ma soprattutto l’aumento del prezzo del gas, l’argomento che tiene banco nella politica nazionale ed internazionale e che il Governo italiano dopo il 25 settembre dovrà affrontare. Una vicenda, quella dell’aumento del prezzo del gas e dell’energia elettrica i cui costi si sono triplicati a dismisura, che è stata portata al centro del dibattito politico italiano ed estero, grazie alla protesta sui social avanzata dal giovane imprenditore napoletano, Francesco Franzese, amministratore delegato dell’industria conserviera Icab Spa che trasforma e commercializza in tutto il mondo, il pomodoro fresco a marchio “La Fiammante” con sede nella zona industriale di Buccino.

Quello dell’imprenditore Franzese, titolare di un’industria 4.0, è un caso eclatante ma non è l’unico. L’industriale infatti, il mese scorso si è visto recapitare una bolletta energetica dall’Eni per il consumo del gas del valore di 978mila euro. Un milione di euro per 15 giorni di consumo risalenti al mese di luglio 2022, a fronte dei 120mila euro del costo del gas pagato dalla stessa azienda nel luglio 2021.

Dopo essersi visto recapitare la maxi bolletta, Franzese ha pubblicato tutto sui social, interrogando la politica italiana. Critiche alla politica nazionale ma anche la proposta risolutiva della questione quella di Franzese al Governo italiano ,di applicare uno sconto in fattura per aziende e famiglie e tassare gli extraprofitti elargiti ai colossi dell’energia .
Di lì infatti, il post ha ricevuto migliaia di condivisioni da imprenditori e consumatori in tutta Italia tanto da finire su tutte le tv, radio e carta stampata italiana. Ma il caso della bolletta milionaria della Icab però, emblema di una politica governativa nazionale che non interviene sulle reali esigenze delle problematiche che interessano imprenditori e famiglie, è divenuta ora caso di studio internazionale tanto da far giungere a Buccino, presso la sede dell’industria conserviera, le tv di Francia e Giappone.