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È pronto ad affiancare la battaglia contro l’inquinamento ambientale concentrando la propria attenzione soprattutto sugli scarichi illegali lo speciale ambulatorio di analisi e campionamento mobile oggi al lavoro presso la Capitaneria di Porto di Salerno. Un team composto da due biologhe,  periti chimici e tecnici di laboratorio esegue sul posto, nell’ambito di percorsi di indagini o denunce di cittadini,  campionamenti ed analisi di laboratorio che possono confermare l’inquinamento di acqua e terreni e diventare prove ufficiali nei procedimenti contro i presunti responsabili. Lo sa bene il comandante della capitaneria di Porto di Salerno, Attilio Maria Daconto che fu tra i primi ad utilizzare in un suo precedente incarico a Gallipoli i riscontri del Lam come prove ufficiali in un procedimento giudiziario.  Ed è stato proprio il vertice della Guardia  Costiera salernitana a chiedere al Comando generale  il supporto dello speciale laboratorio in un momento nel quale in provincia di Salerno le sentinelle del mare hanno alzato le antenne contro l’inquinamento ambientale. Il laboratorio esegue un lavoro scientifico che sta affiancando in queste ore una serie di controlli soprattutto nei confronti di aziende zootecniche già in passato finite nel mirino della guardia costiera per le irregolarità nella gestione degli scarichi reflui. Naturalmente ogni forma di indagine è coperta dal necessario riserbo, ma, invece, è alla luce del sole la volontà di mettere fine a situazioni che causano danni alla salute dei cittadini e alla bellezza del paesaggio. Come hanno ricordato il tenente Daniel Di Donna e la biologa Federica Galeano i riscontri del laboratorio sono, per esempio, stati essenziali nel lavoro di risanamento del fiume Sarno andando a riscontrare punto dopo punto la presenza di fonti di inquinamento.