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È stato un dipendente della Sogeri, la ditta incaricata della bonifica, a far rovesciare il liquido dal quale, sabato sera, nell’ex deposito delle Cotoniere di Fratte si sono sprigionate le esalazioni che hanno messo in allarme tutta l’area circostante e reso necessario l’intervento delle forze dell’ordine e l’evacuazione del vicino parcheggio della sala Bingo. Mentre il Comune di Pellezzano, dove ricade il deposito, e quello di Salerno, immediatamente confinante ed unito dal fiume Irno, attendono di conoscere l’esito dei prelievi dell’Arpac su contaminazioni e pericoli relativi sulle sostanze custodite nel sito che da due anni attendono la bonifica, si chiariscono alcuni contorni. L’ammissione del dipendente che casualmente ha causato il rovesciamento di un contenitore e la presenza di un camion della ditta nell’area chiarisce come si sia scatenato l’incidente che ha messo in luce la presenza nella zona, a pochi passi dal fiume Irno, di una bomba ecologica. Ammoniaca ed altre sostanze residue della lavorazione tessile che potrebbero essere finite nel fiume Irno.  Il comune di Pellezzano ha presentato una denuncia. L’inchiesta è stata affidata alla dottoressa Francesca Fittipaldi. Salerno e Pellezzano chiedono di mettere in sicurezza la zona. E, forse, anche la ditta che ha ricevuto l’incarico per la bonifica, spera che si vada avanti, rispetto all’incarico ricevuto dalla società Le Cotoniere, quella che dopo aver realizzato il Centro Commerciale, in quella area voleva fare delle case.