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Salerno – Lunedì era alla stazione di supporto ai suoi colleghi impegnati nel verificare le condizioni cliniche di chi, con il Frecciarossa, aveva cinque ore prima lasciato la Lombardia e l’Emilia Romagna. Da questa mattina è in giro “a far tamponi” in tutta la provincia salernitana. Il medico Giuseppe Landi della centrale operativa 118, è tra i riferimenti dalla direttorice del dipartimento di Emergenza Territoriale – centrale Operativa 118 – Gerarda Montella. Con una squadra di quattro persone (tre infermieri specializzati) una valigetta e senza orologi raggiungono le case delle persone a cui è necessario effettuare il tampone.

  • Dottore, qual è il trend di queste ore?

“Le richieste di tampone sono in aumento. Tanto che ci siamo suddivisi: noi nell’agro nocerino-sarnese, un’altra squadra nella parte meridionale della provincia di Salerno: Cilento e Vallo di Diano”.

  • Qual è la procedura? Chi vi allerta?

“Funziona in questo modo: il medico di famiglia segnala all’Ufficio Igiene dell’Asl i casi di persone sintomatiche (febbre, tosse ecc…) potenzialmente infettate. Generalmente si tratta di parenti che ammettono di essere stati a contatto con chi ha già contratto il virus. Si formano quindi degli elenchi sulla base dei quali partiamo per le varie destinazioni”.

  • Il vostro compito?

“Entriamo in contatto con il paziente coperti con guanti, mascherine e occhiali. Effettuiamo i tamponi (nasali e faringo-laringei, ndr) che poi custodiamo in maniera molto precisa e codificata fino alla consegna all’ospedale ‘Cotugno’ di Napoli. A volte il trasporto avviene attraverso una staffetta, spesso lo effettuiamo direttamente noi”.

  • Quindi l’unico laboratorio abilitato all’analisi dei tamponi resta quello di Napoli?

“Ad oggi è così ma sento e leggo della possibilità di attivare laboratori territoriali”.

  • Poi che accade?

“Se i tamponi vengono recapitati al ‘Cotugno’ entro le ore 17, i risultati si avranno entro la stessa giornata. Altrimenti arriveranno il giorno dopo”.