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Salerno – “Le 69 tavolette in avorio sono un vero tesoro di cui non tutti i salernitani sono consapevoli. Eppure milioni di appassionati vanno al Louvre, al Metropolitan Museum o a Londra per ammirare una, massimo due tavolette di questa collezione…”. Nell’ingenuo stupore di Benedetta Petrosino, alunna quattordicenne dell’Istituto Comprensivo Giovanni Paolo II di Torrione Alto, tutte le prospettive di sviluppo culturale e turistico che gli Avori potrebbero garantire a Salerno se solo – attraverso il necessario imprimatur istituzionale – venissero ‘scoperti’ dai tour operator di settore. “Fuori da Salerno vi sono 6 tavolette – spiega il direttore del Museo Diocesano Don Luigi Aversa -, perse nell’800. Ma siamo contenti: attraverso esse, in mostra nei grandi musei internazionali, gli appassionati sono spinti a venire a vedere la collezione che custodiamo a Salerno”. La curatrice della mostra, professoressa Carmela Siani (che all’istituto Giovanni Paolo II insegna Arte e Immagine), rafforza: “Ho conosciuto un turista che da Amburgo giunto a Salerno proprio per vedere l’intera collezione”.  Ma gli Avori, che qui hanno la loro sede naturale, non possono vivere di luce riflessa o indotta. Sarebbe naturale il contrario. Allora l’Associazione Artincore ha ideato la mostra “Gli Avori di Salerno in luce” che, ‘vista e piaciuta’ dall’Arcidiocesi di Salerno, sarà tra quelle caratterizzanti il prossimo Meeting di CL a Rimini dal 20 al 26 agosto. L’Arcivescovo Luigi Moretti: “Gli Avori medievali qui custoditi raccontano la storia della Salvezza. Era un modo per far conoscere la Bibbia, gli avvenimenti della vita. E’ la catechesi visiva di quel tempo. Allo steso modo, ad Assisi, la fede cristiana è rappresentata negli affreschi di Giotto. La mostra degli Avori al Meeting di Rimini dimostra che questo tesoro viene percepito nella sua assoluta valenza anche fuori dalla città. La presenza a Rimini potrebbe stimolare i giovani di tutta Italia alla conoscenza degli Avori di Salerno”. Chiude la curatrice Siani: “Conoscendo la portata dei numeri del Meeting, ci aspettiamo circa 300mila visitatori”.