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È polemica a Minori dopo lo spettacolo di fuochi pirotecnici che è stato effettuato ieri nonostante sia l’arcivescovo che la conferenza dei sindaci avesse deciso diversamente per i festeggiamenti in onore di Santa Trofimena, patrona del centro della costiera amalfitana.
In un durissimo intervento il vicario del vescovo e parroco di RavelloDon Angelo Mansi si dice esterrefatto della scelta nel sapere che ieri sera, in contraddizione con la  sobrietà imposta da questo momento pandemico e nel rispetto delle migliaia di vittime del virus, nonché per le tante famiglie che, per mancanza di lavoro, stentano a mettere quotidianamente il pane sulla tavola. 
 
Il vicario ha ricordato momenti di solidarietà come quello dei parroci di devolvere un mese di stipendio per acquistare materiale sanitario utile all’ospedale di Castiglione di Ravello. Ecco parte del testo della sua lettera.
“Una simile ottusità per difendere obsolete e ingiustificate tradizioni per questo momento, produce una controtestimonianza cristiana. Per questi motivi, dissociandomi in toto dalla non cristiana esibizione pirotecnica, antievangelica per questo momento particolare, oggi non sarò a Minori per celebrare la Santa Messa a cui ero stato invitato in occasione del 40esimo anniversario di Ordinazione Sacerdotale.
Ringrazio tutti i Minoresi che mi hanno invitato e che continuano a invitarmi e a volermi bene. La mia predica la rivolgo, con questo gesto di assenza, a tutti coloro che hanno profanato la festa con uno spettacolo pirotecnico che è quantomai disdicevole per la situazione pandemica in atto.
Lo faccio, come Vicario dell’Arcivescovo, per difendere il suo paterno monito che ci indirizza ad essere sobri ed essenziali in questo momento e lo faccio per difendere la sapiente intuizione formulata dai Sindaci della Costa d’Amalfi.
Noi Parroci, con l’Arcivescovo, abbiamo versato lo stipendio di un mese per comprare materiale sanitario per l’Ospedale di Castiglione e vedere lo sciupio di soldi per un inopportuno, in questo momento, spettacolo pirotecnico è disdicevole nello svolgimento di una festa cristiana che si svolge in un momento in cui c’è ancora chi piange per lutti recenti e per chi non ha lavoro.
Come Parroco di Ravello vigilerò perché non si abbia tra pochi giorni ad una replica obbrobbriosa, nella mia Parrocchia, di quello che è capitato a Minori e di cui i Santi ne prendono prima loro le distanze. Viva Santa Trofimena, viva i Minoresi dal cuore evangelico e tifosi della sobrietà in questo panorama pandemico. Con la sofferenza di non poter celebrare stasera nella Basilica, per dare un segno di solidarietà a chi ha le antenne puntate al Vangelo! Con l’affetto anche a chi, leggendo, sarà contrario a quanto ho formulato”.