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Il nostro è un ospedale di confine che coniuga competenze e professionalità”. Così, il sindaco del comune di Oliveto Citra, Carmine Pignata, nonché presidente della fondazione ospedaliera San Francesco D’Assisi, all’indomani dell’incontro con la direzione generale dell’Asl di Salerno e i sindaci e rappresentati dei comuni di Buccino, Calabritto, Oliveto Citra, Colliano, Contursi Terme, Palomonte, Salvitelle e Santomenna, circa la rassicurazione da parte della direzione sanitaria sul futuro del reparto di cardiologia del nosocomio di Oliveto Citra.
Al centro del confronto, le importanti rassicurazioni ricevute, l’importanza strategica del nosocomio della Valle del Sele, apprezzato per le eccellenze di diversi reparti, dalla chirurgia generale e ortopedica alla medicina del dolore, punto di riferimento per un territorio molto ampio, che racchiude sia le aree interne del salernitano che diverse zone dell’avellinese.
A destare preoccupazione era stato l’allarme lanciato a fine gennaio dai sindacati, tra cui la Fp Cgil, che avevano prontamente richiesto un confronto con i vertici ospedalieri e l’attivazione di provvedimenti alternativi alla soppressione dei posti letto, interpretando le inquietudini di lavoratori e cittadini utenti, anche in virtù della recente chiusura della Cardiologia/Utic di Battipaglia ufficializzata appena lo scorso anno.
Gli “Ospedali di confine” come il nostro sono un valore assoluto per tutto il territorio perché rappresentano una risorsa fondamentale per tantissimi cittadini, sia nella gestione delle emergenze sia nell’erogazione delle migliori cure possibili a chi ne ha più bisogno”, ha spiegato il sindaco di Oliveto Citra, Carmine Pignata. “Per questo – ha aggiunto – riteniamo importante non solo mantenere attivi i diversi reparti e le professionalità che li animano con competenza e dedizione, ma anzi potenziarli, per poter cogliere insieme le nuove sfide del futuro, su tutti la telemedicina e la medicina di prossimità”.