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Dal nostro punto di vista, questo anno di governo è stato del tutto fallimentare. La destra non ha fatto nulla per sostenere il potere di acquisto delle famiglie.
Anzi, ad esempio, ha aumentato le accise sulla benzina, ha affossato la nostra proposta di legge sul salario minimo che mirava a dare dignità, tutele soprattutto alle ragazze e ai ragazzi, alle donne rispetto allo sfruttamento nel mondo del lavoro, ha cancellato il reddito di cittadinanza senza prevedere misure di sostegno sociali alternative per famiglie in difficoltà economiche o percorsi di insegnamento professionali.
Dal prossimo anno ci saranno 900mila nuclei familiari completamente scoperti. Un vero e proprio disastro sociale. Si stanno tagliando anche i fondi per la sanità. Si continua a tagliare sulla scuola. Non c’è nulla per gli investimenti infrastrutturali”.
Lo ha detto, nel corso di una conferenza stampa nella sede del Pd di Salerno, l’on. Piero De Luca che ha tracciato un bilancio di fine anno delle attività svolte in Parlamento.

Si lavora contro il Mezzogiorno.
Questo è il Governo più antimeridionalista della storia del Paese. Continua a tenere bloccate le risorse del fondo sviluppo e coesione. Hanno cancellato, distrutto, le zone economiche speciali, misura che aveva consentito di portare tanti investimenti nel Mezzogiorno e creare occupazione. Sta portando avanti, inoltre, un progetto di autonomia differenziata che dividerebbe in due il Paese ai danni del Mezzogiorno. È stato un anno di governo drammatico. A livello parlamentare, continueremo ad opporci contro un governo che sta lavorando in modo sbagliato. Le uniche misure messe in campo penalizzano le fasce più deboli, i lavoratori, il Mezzogiorno. Si sono sciolte, come neve al sole, le promesse che aveva fatto la destra negli anni passati”. Lo ha detto, nel corso di una conferenza stampa, l’on. Piero De Luca (Pd) che ha tracciato un bilancio di fine anno delle attività svolte in Parlamento.
Noi – ha aggiunto De Luca – abbiamo provato a mettere in campo alcune battaglie su dei temi per noi simbolici ma molto concreti. Quelli del salario minimo è una battaglia concreta che potrebbe cambiare la vita di molte ragazze e ragazzi e delle donne del nostro Paese. Ma la destra ha preferito non occuparsi di questi temi. Abbiamo fatto ieri una proposta, a mia prima firma, condivisa da tutti, di estendere il trasporto pubblico scolastico a tutti gli studenti, in tutto il Paese, dagli 11 ai 26 anni con una certificazione Isee non superiore a 35mila euro.
Mi sembra una battaglia di civiltà e dignità portata, peraltro, avanti in regione Campania da anni. Avevamo chiesto di estendere questa misura a livello nazionale. Con tutte le opposizioni abbiamo stanziato le uniche risorse parlamentari per la lotta alla violenza di genere, anche questa è una battaglia che ci ha visti uniti. Dobbiamo continuare a lavorare in questa direzione.
Più siamo compatti e uniti come opposizione e più possiamo far sentire la nostra voce e ottenere risultati”.