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Tempo di lettura: 2 minutiBuccino (Sa) – Si è svolto, lunedì 26 marzo a Buccino, un Consiglio Comunale straordinario sul tema della delocalizzazione delle “Fonderie Pisano” nell’area industriale presente nel Comune.
Potere al Popolo c’era. Nella sala affollata, militanti e simpatizzanti hanno potuto dibattere e confrontarsi con cittadini, amministratori dei Comuni vicini e con quelli di Buccino; verificando all’interno delle comunità presenti posizioni differenti sulle intenzioni dei fonditori ma univoche nel ribadire “che siano i territori, le amministrazioni locali e i comitati dei cittadini a decidere sul futuro del territorio e su ogni tipo di programmazione.”
Le differenze di vedute compaiono sul SI o sul NO all’impianto; molti, quasi istintivamente, sono orientati per un NO secco ad ogni ipotesi impiantistica, perché inquinante e priva di benefici occupazionali per l’area. Altri, chiedono e pretendono prima di ogni pronunciamento, un approfondimento serio e critico sulla tipologia dell’impianto e sulle eventuali garanzie per il monitoraggio della produzione e dello stoccaggio di materie prime e prodotti finiti. Ancora, una terza posizione che sollecita per una riflessione che riguardi l’intera area industriale di Buccino (dove già insistono vari impianti, alcuni attenzionati perché considerati potenzialmente inquinanti), sul profilo che le si vuole dare, quindi sulla sua vocazione e sulla filiera istituzionale e popolare che dovrebbe garantirne il controllo.
Questa visione che non si schiera aprioristicamente contro l’impiantistica non coincide con quella dell’Amministrazione Comunale di Buccino che per intero si è espressa per un NO alle fonderie.
Militanti e simpatizzanti di POTERE AL POPOLO Buccino/Alburni/Tanagro intendono non solo contribuire attivamente ai processi decisionali e di controllo ma, “ostacoleranno decisamente ogni politica speculativa o qualsiasi azione amministrativa che non tenga conto delle esigenze e delle problematiche dell’area, che sono innanzitutto la salute pubblica, lo spopolamento e la mancanza di occupazione.” Per tutto ciò POTERE AL POPOLO sottolinea la necessità ulteriore di approfondimento e discussione libera da ogni preconcetto preannunciando la partecipazione di militanti ed attivisti all’assemblea pubblica che si terrà a Buccino Sabato 31 marzo alle 9.30 presso l’aula consiliare.
Le differenze di vedute compaiono sul SI o sul NO all’impianto; molti, quasi istintivamente, sono orientati per un NO secco ad ogni ipotesi impiantistica, perché inquinante e priva di benefici occupazionali per l’area. Altri, chiedono e pretendono prima di ogni pronunciamento, un approfondimento serio e critico sulla tipologia dell’impianto e sulle eventuali garanzie per il monitoraggio della produzione e dello stoccaggio di materie prime e prodotti finiti. Ancora, una terza posizione che sollecita per una riflessione che riguardi l’intera area industriale di Buccino (dove già insistono vari impianti, alcuni attenzionati perché considerati potenzialmente inquinanti), sul profilo che le si vuole dare, quindi sulla sua vocazione e sulla filiera istituzionale e popolare che dovrebbe garantirne il controllo.
Questa visione che non si schiera aprioristicamente contro l’impiantistica non coincide con quella dell’Amministrazione Comunale di Buccino che per intero si è espressa per un NO alle fonderie.
Militanti e simpatizzanti di POTERE AL POPOLO Buccino/Alburni/Tanagro intendono non solo contribuire attivamente ai processi decisionali e di controllo ma, “ostacoleranno decisamente ogni politica speculativa o qualsiasi azione amministrativa che non tenga conto delle esigenze e delle problematiche dell’area, che sono innanzitutto la salute pubblica, lo spopolamento e la mancanza di occupazione.” Per tutto ciò POTERE AL POPOLO sottolinea la necessità ulteriore di approfondimento e discussione libera da ogni preconcetto preannunciando la partecipazione di militanti ed attivisti all’assemblea pubblica che si terrà a Buccino Sabato 31 marzo alle 9.30 presso l’aula consiliare.
