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Salerno – Potere al Popolo Salerno, attraverso una nota stampa, ricorda i 40 anni  dall’approvazione delle legge 194 per la depenalizzazione dell’interruzione volontaria di gravidanza:

Quaranta anni fa, grazie alla lunga lotta di migliaia di donne, venne approvata la legge per la depenalizzazione dell’Interruzione Volontaria di Gravidanza. 40 anni dopo assistiamo allo smantellamento del sistema sanitario pubblico, all’obiezione di coscienza negli ospedali pubblici che in Italia tocca il 70%, in Campania l’80%, e che da un lato impedisce materialmente alle donne di esercitare un proprio diritto, dall’altro procede alla criminalizzazione di chi decide di autodeterminarsi. Ieri abbiamo affisso degli striscioni dinanzi agli ospedali di Salerno, Cava de’ Tirreni, Nocera Inferiore, Pagani, Sarno e Scafati, per dire che questo bagaglio di lotte e di vittorie va mantenuto e valorizzato. Ancora tanta strada deve essere percorsa affinché le donne siano veramente libere di scegliere e ancora tante battaglie vanno combattute per difendere i diritti conquistati e per avanzare conquistandone dei nuovi”.

Nel Bel paese – si legge ancora nella notte – dove storie di ordinaria disapplicazione della legge e di feroce attacco alla salute delle donne sono all’ordine del giorno, dove i consultori sono stati istituzionalizzati e in buona parte affidati a organizzazioni di ispirazione confessionale, dove organizzazioni che si fanno chiamare Prolife portano avanti una crociata contro le donne sulla base di falsità totali che vanno contro ogni evidenza scientifica,  non dobbiamo mai abbassare la guardia! Rivendichiamo con forza il diritto di tutte le donne all’autodeterminazione sui propri corpi e sulle proprie vite. Vogliamo una contraccezione gratuita, l’accesso libero e gratuito all’assistenza sanitaria per l’IVG (Interruzione Volontaria di Gravidanza).
Vogliamo la RU486 a 63 giorni e senza ospedalizzazione, somministrata anche in consultori che devono tornare ad essere spazi autogestiti, pubblici e laici.
Vogliamo gli obiettori di coscienza fuori dalle strutture sanitarie pubbliche e dalle farmacie e che si affronti nelle scuole in modo non superficiale e scevro da pregiudizi il tema della sessualità.

Le conquiste di tutte le donne sono le nostre, che sia ogni giorno un giorno di lotta!”