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Salerno – In una lettera indirizzata a tutti i sindaci della provincia di Salerno il prefetto di Salerno, Francesco Russo ha richiamato l’attenzione dei primi cittadini sulla misura del decreto legge del 1 aprile 2021 numero 44 in relazione alle misure relative alle attività scolastiche. Il Prefetto fa notare che la norma prevede che, dal 7 al 30 aprile 2021, sull’intero territorio nazionale e indipendentemente dalla classificazione degli scenari di rischio epidemiologico, i servizi educativi per l’infanzia, l’attività scolastica e didattica della scuola dell’infanzia, nonché la scuola primaria e il primo anno di frequenza della scuola secondaria di primo grado si svolgano con modalità in presenza. “Appare opportuno rilevare come tale previsione non ammetta alcun intervento in deroga autonome e dei Sindaci, in conseguenza dell’adozione di proprie specifiche ordinanze, tranne che in casi di natura eccezionale, legati alla presenza di focolai o ad un grado estremamente elevato di rischio di diffusione del virus e delle relative varianti – dice il Prefetto. Pertanto, gli eventuali provvedimenti in deroga devono essere opportuni motivati ​​e adottati all’esito di confronto con le competenti autorita sanitarie e proporzionalità”. La lettera  è stata subito rilanciata dal Codacons, l’associazione dei consumatori a conferma delle ragioni con  le quali la stessa associazione dal primo momento si è sempre battuta per il ritorno in aula degli studenti. E di fatto la lettera del prefetto appare come un richiamo a quei sindaci che come a Cava de Tirreni, Vietri sul Mare, Sarno hanno deciso oggi di non riaprire le scuole previste.