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Salerno – Da Salerno si guarda con attenzione alle evoluzioni del caso-Monza. Dapprima le sollecitazioni di numerosi tifosi che stanno continuando ad inviare richieste di “applicazione delle disposizioni vigenti in materia di prevenzione da Covid” alle Istituzioni (Comune, Asl di Salerno e anche – a quanto si apprende – alla ATS della Brianza), poi l’intervento del parlamentare Piero De Luca nei confronti del Ministro Roberto Speranza appena rinvigorito dalla sfiducia respinta dal Parlamento.

Nella mattina di giovedì si è registrata, infine, la presa di posizione del Comune di Salerno che chiama ‘dentro’ l’Asl locale molto più di quanto la stessa Asl non sia sembrata, nelle scorse ore, intenzionata ad entrare.

La comunicazione di Palazzo di Città: “Il Comune di Salerno segue con la massima attenzione tutti gli sviluppi della vicenda che ha interessato il Monza, avversario della Salernitana nella prossima giornata del campionato di serie B in programma per sabato 1 maggio allo Stadio Arechi di Salerno.

I recenti avvenimenti destano numerose preoccupazioni. È indispensabile che le autorità sanitarie brianzole  controllino il rispetto delle norme anti-Covid, a cominciare dalla quarantena, a carico di coloro che rientrano dall’estero (è il caso degli atleti del Monza dopo l’escursione a Lugano). Tocca a FIGC e Lega  garantire il rispetto dei protocolli e dei regolamenti atti a consentire lo svolgimento della preparazione e delle gare in sicurezza.

Dal canto suo il Comune di Salerno è pronto, d’intesa con le autorità sanitarie locali, ad assumere ogni provvedimento volto a tutelare la salute pubblica e l’incolumità degli atleti e del personale impegnato all’Arechi in occasione del match”.

Le due società – Intanto le due società adottano ufficialmente la stessa linea, nonostante i punti di osservazione siano opposti. Entrambe sembrano ignorare gli accadimenti e le evoluzioni. Scelta strategica. La Salernitana lascia fare senza esercitare pressione, concentrata com’è sul gruppo-squadra orfano del condottiero Castori.

Il Monza ha scelto di minimizzare, di affidare la propria interpretazione al comunicato di martedì e di chiudere la vicenda con l’acquisizione delle scuse dei protagonisti. Da allora, per la società biancorossa, in termini di comunicazione pare non esistere alcun ‘caso’. In realtà non possibile verificare nulla: il resoconto degli allenamenti quotidiani è talmente scarno di nomi, numeri e notizie che non si sa nemmeno quanti calciatori si siano allenati.

Mentre il Monza, nel momento cruciale della stagione “ha appreso dagli organi di stampa che lunedì pomeriggio, al termine dell’allenamento, alcuni calciatori si sono recati al Casinò di Lugano”, l’U.S. Salernitana 1919, così come già avvenuto in occasione della gara contro il Venezia conferma che “d’intesa con il Comune di Salerno e il proprio partner Centri Verrengia, il personale accreditato al fine di accedere allo Stadio dovrà esibire un tampone negativo effettuato nelle precedenti 48 ore o in alternativa sottoporsi gratuitamente ad un tampone rapido presso la postazione mobile predisposta a partire dalle ore 10 presso il Varco 2 dello Stadio Arechi”.

Classico esempio comparativo di quanto la forma diventi sostanza. La differenza c’è. E si vede.