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Salerno – I Pisano, della omonima fonderia sita in Fratte, sono stati condannati. Il giudice Maria Zambrano in mattinata, ad esito della Camera di Consiglio, ha letto il dispositivo della sentenza relativa al rito abbreviato del processo. Nell’atto si legge: “… Guido, Renato, Ciro e Ugo Pisano sono ritenuti colpevoli (…) in quanto, agendo in concorso tra loro, gestivano e smaltivano illecitamente rifiuti speciali, pericolosi e non pericolosi, non risultando tracciabili gli smaltimenti di emulsioni oleose prodotte dal trattamento di dilavamento dei piazzali, dischi abrasivi, polveri e particolato, limatura e trucioli di materiali ferrosi derivati dalla sbavatura dei getti, soluzioni esauste dell’impianto scrubber, fanghi da trattamento da acque reflue, inoltre gestivano e smaltivano illecitamente rifiuti costituiti da terre e anime di fonderia usate, utilizzandole, quale materiale di riempimento, ai fini della realizzazione di un basamento in calcestruzzo armato delle dimensioni di circa 80mq ed ancora gestivano illecitamente i rifiuti prodotti, in violazione dei requisiti prescritti per il deposito temporaneo, omettendo di indicarne il codice CER, lo stato fisico e le caratteristiche di pericolosità”. Pecuniariamente i quattro sono stati condannati “ciascuno alla pena di 11mila euro di ammenda; al risarcimento dei danni – da liquidarsi in separata sede – in favore delle parti civili Ministero dell’Ambiente, Associazione Salute e Vita, Associazione Legambiente Campania, Impatto Ecosostenibile Zero Waste Campania, WWF, Codacons Campania, Medicina Democratica; al pagamento di una provvisionale immediatamente esecutiva di 3.000 euro in favore di Ministero dell’Ambiente, Associazione Salute e Vita, Associazione Legambiente Campania, Impatto Ecosostenibile Zero Waste Campania, WWF, Codacons Campania, Medicina Democratica e al pagamento delle spese processuali in favore di ciascuna delle parti civili di euro 3.870”.