- Pubblicità -
Tempo di lettura: < 1 minuto

Baronissi (Sa) – Si aggrava la posizione di Vincenzo Magliacano, l’uomo che due giorni fa ha assassinato Biagio Capacchione, 63enne di Baronissi, titolare di un’officina meccanica Cimep con sede a Fisciano (Sa), raggiunto al volto e all’addome da alcuni colpi di arma da fuoco esplosi a distanza ravvicinata.

Quando è stato fermato dai Carabinieri, lo stesso 27 dicembre dopo le ore 14, Vincenzo Magliacano aveva ancora con sé l’arma del delitto, un fucile calibro 12 Fias a canne sovrapposte, per questo motivo è stato indagato per porto in luogo pubblico di armi, oltre alla premeditazione. Il 53enne è stato arrestato con l’accusa di omicidio volontario e tradotto al carcere di Salerno ma ad aggravare la situazione sarebbero 17 colpi a pallettoni trovati in suo possesso. Questa mattina dovrà presentarsi dinanzi al gip Giovanni Pipola del tribunale di Nocera Inferiore, per la convalida dell’arresto che si terrà presso l’istituto penitenziario di Fuorni

Resta da chiarire il movente dell’omicidio: probabilmente dei vecchi rancori tra i due, che in passato sarebbero stati anche soci in affari. Si attendono, invece, i risultati dell’autopsia che è stata disposta per questa mattina.