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Capaccio Paestum (Sa) – Continuano le sorprese durante gli scavi PON nell’area archeologica di Paestum
Infatti, nel corso delle indagini del progetto PON, tra gli ultimi ritrovamenti spicca una meridiana: orologio solare ad emiciclo in pietra che proviene da un ambiente di una casa di età romana.
Il tempo. Misura e ossessione, grazie al quale si scandiscono le attività umane, quelle domestiche e quelle lavorative, quelle pubbliche e quelle private. Attraverso esso oggi come allora si contano e si ordinano gli avvenimenti, si assegnano termini alla vita e alla morte.
Lo strumento è formato da un’asta, lo gnomone, che funge da indicatore e da un quadrante diviso in dodici settori, ciascuno relativo ad una precisa ora. Così, il procedere del tempo e il movimento del sole prendono forma nell’ombra che l’asta proietta sulla superficie curva della pietra.
Sull’esemplare di Paestum, inoltre, sono ben visibili le linee dei solstizi e degli equinozi, collocate trasversalmente ai settori delle ore.
La costruzione di una meridiana è strettamente legata alla conoscenza del luogo a cui appartiene e per il quale viene realizzata. Di fatto, la sua inclinazione, 40 gradi, è compatibile con la posizione di Paestum e, in generale, con l’area del sud Italia.
Lo strumento rinvenuto rappresenta il frutto di una cultura scientifica raffinata che sintetizza cognizioni di astronomia, matematica, geometria, arte e filosofia.