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Salerno – Il pagamento della droga che doveva arrivare ai detenuti del carcere di Salerno avveniva attraverso la ‘ricarica’ di carte prepagate. E sempre utilizzando carte prepagate si provvedeva all’acquisto di telefoni cellulari. E’ quanto emerso nel corso dell’indagine, condotta dalla Polizia di Stato e dalla Polizia penitenziaria e coordinata dalla Procura di Salerno, che ha portato all’alba all’esecuzione di 47 misure cautelari.

I provvedimenti sono stati eseguiti nelle province di Salerno, Napoli, Firenze e Cosenza. La droga sarebbe arrivata in carcere in alcuni casi durante i colloqui settimanali. Telefoni cellulari e droga venivano occultati nelle parti intime dai visitatori. Nell’inchiesta è però finito anche un agente della polizia penitenziaria.

Durante tutta l’attività d’indagine sono emersi anche numerosi episodi di violenze fisiche ed aggressioni a detenuti che non si sarebbero sottoposti ai promotori del traffico di stupefacente. Ma è stata accertata anche una fiorente attività di spaccio anche all’esterno, ed in particolar modo con due distinte “piazze” nel comune di Nocera Inferiore.