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Salerno – Si dicono pronti a protestare fino al 31 dicembre, ossia fino a quando non sarà certo che la legge di bilancio abbia previsto delle risorse per consentire ai lavoratori impegnati in attività di pubblica utilità, i cosiddetti lavoratori APU, di poter continuare a lavorare. La vertenza riguarda in Campania 2700 lavoratori che, stamani, davanti alle prefetture delle diverse province campane hanno manifestato con un presidio indetto dalla USB, il sindacato di base che sta seguendo la vertenza. In provincia di Salerno sono circa settecento i lavoratori interessati. Molti di loro sono ex percettori di ammortizzatori sociali, privi di sostegno al reddito o lavoratori sottoposti a procedura di mobilità, chiamati a svolgere attività affini di pubblica utilità a beneficio della comunità territoriale di appartenenza. Guadagnano circa 580 euro al mese per 12 mesi all’anno, ma hanno un’età per la quale sarebbe difficile pensare di poter essere assorbiti in altre realtà. Nelle scorse settimane si è finalmente aperto un dialogo tra la regione Campania e il Ministero del Lavoro proprio attorno alla vicenda.Per questo, oggi, attraverso l’USB, anche al Prefetto di Salerno è stato consegnato un documento in cui viene chiesta una maggiore attenzione da parte dei prefetti in Campania al fine di sollecitare una rapida risoluzione della vicenda che vede coinvolti 2600 lavoratori e le loro famiglie.