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Sarno (Sa) – Notte all’addiaccio per 200 persone della frazione pedemontana, obbligate da ordinanza sindacale a lasciare le case. Per tutta la notte i massicci interventi dei soccorritori hanno contenuto l’avanzata del fronte di fuoco che dovrà essere definitivamente domato nella giornata di oggi. Almeno questo è l’auspicio del sindaco Giuseppe Canfora che, alle 5, si è così rivolto alla cittadinanza. “Sarno mia, Sarno nostra, non sappiamo più come difenderti. La rabbia che abbiamo adesso diventerà un motivo ancora più forte per continuare a cercare ogni mezzo, ogni strada per proteggerti. Cari concittadini, ora non riuscirò a raccontarvi ogni istante di questa giornata terribile, per fortuna lo hanno fatto i media che ringrazio per esserci stati accanto e, per avermi dato la possibilità di denunciare a gran voce questo assassinio contro la nostra terra. Ho visto nei vostri occhi lo sconforto, la rabbia, l’incredulità. Non arrendiamoci. Sono al Comune, insieme ad assessori e consiglieri, ora attendiamo gli elicotteri, al buio non hanno potuto operare. Porteranno a termine le operazioni di spegnimento avviate da uomini e donne che per tutta la notte per noi e per la nostra comunità hanno rischiato la loro vita. Cercheremo di ridurre al minimo i disagi delle famiglie evacuate. Ho chiesto a gran voce gli uomini dell’Esercito Italiano sul nostro territorio subito”. Alla popolazione di Sarno, nelle scorse ore, è giunta la solidarietà della Pro Loco di Siano (“Il Presidente della Pro Loco di Siano Vincenzo Botta e l’associazione tutta, sono vicini alla popolazione di Sarno. Siamo disponibili ad accogliere presso la sede dell’associazione e a casa della madre del presidente le famiglie che ne hanno bisogno”) e del sindaco del Comune di Pagani, Alberico Gambino: “L’amministrazione comunale di Pagani, in questo momento, è particolarmente vicina alla popolazione di Sarno. Siamo disponibili ad accogliere le famiglie che ne hanno bisogno presso una struttura comunale”.