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Sosta selvaggia sulla strada che conduce all’ingresso del Liceo Caro di Sarno da corso Vittorio Emanuele II numero 29 ostacolando di fatti l’unica via di fuga. I responsabili non sono né il personale del Liceo, né i docenti, né i residenti di quella strada ma chi – avendo libero accesso – lascia l’auto incustodita per intere ore impedendone completamente la viabilità. Né un’ambulanza, né un automezzo dei pompieri potrebbero arrivare davanti all’ingresso del Liceo. Il caso arriva in Provincia dopo la sollecitazione della consigliera comunale di opposizione, già candidato a sindaco, Anna Robustelli.

L’esponente dell’assise sarnese non ci sta al rimando delle competenze e mette in moto la politica virtuosa. Hanno accolto subito la sua istanza due consiglieri provinciali di Forza Italia, Roberto Celano e Giuseppe Ruberto, che in 24 ore hanno protocollato un’interrogazione all’attenzione del presidente Michele Strianese.

“I partiti che hanno sostenuto la mia candidatura sono miei interlocutori e hanno fatto subito propria la mia preoccupazione per gli studenti ai quali dobbiamo garantire la sicurezza delle scuole e delle vie di fuga”, ha detto. “L’ho ripetuto più volte: quando in campagna elettorale mi chiedevano “chi te lo ha fatto fare” rispondevo e rispondo “il senso civico di mamma”.

Adesso è stato proprio quel senso civico che ha fatto mettere in moto il tutto perché sulla sicurezza dei nostri figli non c’è da perdere tempo. Non mi fermerò, andrò avanti fino a quando la via di fuga non sarà messa in sicurezza”. Per la Robustelli la soluzione sarebbe anche di facile attuazione: “Basterebbe installare due dissuasori di sosta elettrici all’ingresso dell’accesso a corso Vittorio Emanuele II numero 29, per evitare che la strada di accesso al Liceo sia ostaggio di parcheggio selvaggio. Questa è la mia proposta che rivolgo a Celano e Ruberto con richiesta di rappresentarla al prossimo Consiglio provinciale. La Provincia non può essere “sorda” sulla sicurezza degli studenti soprattutto quando può essere attuata con un piccolissimo intervento”.