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“La scelta è stata soltanto politica. La candidatura di Tina Ciaco era una candidatura divisiva. E io ho l’obbligo di garantire l’unità della coalizione. Non posso spaccare una squadra che con grande difficoltà si è messa insieme. E quando una candidatura ha i caratteri della divisività è evidente che non può essere accolta”. Così Michele Sarno, candidato sindaco al Comune di Salerno, ha spiegato i motivi che hanno spinto la coalizione che lo sostiene a rigettare la richiesta di candidatura al Consiglio comunale avanzata dall’attrice hard Tina Ciaco, in arte Priscilla Salerno.
“Quando si fa un percorso del genere è legittimo che la coalizione s’interroghi e valuti? Qui non si vuole censurare la libertà di una persona di proporsi come candidato. Ma c’è la
libertà di una coalizione di fare una valutazione di carattere strettamente politico?”, spiega. In particolare a far pendere l’ago della bilancia dalla parte del no sarebbe stato il precedente accostamento della Ciaco ad altri candidati sindaco.
Un chiarimento che è arrivato a margine della presentazione della candidatura di Martina Castellana, dermatologo transgender. “Quella di Martina Castellana – ha spiegato Sarno –
è una candidatura che non è stata considerata divisiva per le stesse ragioni politiche. Nel 2009 è stata candidata alle provinciali con Alleanza Nazionale, ha mantenuto una sua coerenza storica e politica ed ecco perché questa candidatura viene accolta. È solo un discorso politico, di personale non c’è nulla. Chi di noi può esprimere giudizi nei confronti degli altri. Mi auguro che si metta la parola fine a questa vicenda”.