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Cetara (Sa)Onore al sindaco del Comune di Cetara Roberto Fortunato Della Monica. Il ricordo delle Foibe e dei suoi martiri italiani – ancora oggi – non appartiene a tutti. È atto coraggioso al quale conferire merito.

Della Monica afferma: “ Il 10 febbraio ricorre, con la legge 30 marzo 2004 n.92, il ‘Giorno del ricordo delle Foibe’, per conservare ‘la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale italiano’.

Così come per la Shoah (legge n.211 del 20 luglio 2000), le date recenti di istituzione del ricordo delle vittime dei massacri (nonostante i quasi 80 anni dalla fine di essi) devono portare alla riflessione del tempo che c’è voluto e ci voglia per ammettere le proprie responsabilità e ridare dignità alle vittime dei regimi.

Per quanto riguarda le Foibe, inoltre, il discorso è risultato ancora più tortuoso: non tutti ne hanno parlato, forse perché l’Italia ha tardato ad ammettere il proprio passato fascista o perché fino agli anni Ottanta Tito restava il dittatore della (ex) Jugoslavia. Le popolazioni slave, inoltre, esasperate dal regime fascista, non considerarono la possibilità di avere un alleato tra gli italiani, ma diedero vita a una errata equazione che poneva tutti gli italiani come fascisti e dunque colpevoli.

Purtroppo, a causa dell’emergenza sanitaria, anche per questa Giornata siamo stati costretti ad affidare il ricordo e la memoria ai singoli, alla scuola e alle nuove generazioni affinché capiscano il significato della Storia e imparino dagli errori del passato. Ancora oggi delle Foibe si parla e si sa poco, ma il massacro, l’Olocausto dei nostri compatrioti, bisogna evidenziarlo, fu dovuto al semplice fatto di essere italiani”.