Questi, oltre al carico fisico e di responsabilità, sostengono anche un forte carico emotivo atteso che il rientrare presso le loro abitazioni potrebbe mettere a rischio i loro familiari.
E’ da esempio, purtroppo, quanto accaduto recentemente presso il P.O. ”Umberto I” di Nocera Inferiore laddove un Medico, pur in mancanza di idonei dispositivi di protezione individuali (DPI ), ha adempiuto al proprio dovere professionale, svolgendo quanto dovuto nei confronti di un paziente, successivamente risultato positivo al Covid-19, dimostrando professionalità e senso del dovere.
Successivamente al fine di evitare rischi ai propri familiari conviventi, in attesa di essere sottoposto al tampone, lo stesso ha ritenuto opportuno alloggiare in un hotel a proprie spese.
Nella lettera si chiede si sindaci e ai vertici dell’Asl di valutare la possibilità di attivare delle convenzioni con le strutture alberghiere insistenti nei Comuni di Vs competenza affinché vi sia la possibilità, anche a titolo gratuito, di ospitare quel personale Medico ed Infermieristico, che ne fa richiesta, per il periodo dell’emergenza Covid-19 .
“Tale necessità nasce anche dalla considerazione che molti sanitari provengono da altre città e, costretti a lunghi ed estenuanti turni di lavoro, non solo saranno più vicini al posto di lavoro nei turni di riposo- conclude la nota – ma potrebbero non essere in grado di percorrere lunghi spostamenti per rientrare alle proprie abitazioni”