- Pubblicità -
Tempo di lettura: 2 minuti

Salerno – Continua a generare proteste e sollecitazioni il servizio offerto a Salerno dall’unica Usca esistente. Dopo la protesta ieri, davanti alla sede dell’Asl, con la richiesta di tre consiglieri comunali di potenziare il servizio attivando altre postazioni analoghe, oggi, sempre dai banchi del consiglio comunale di Salerno arriva un’altra critica.

A sottoscriverla è il Presidente della Commissione Trasparenza del Comune di Salerno, Antonio Cammarota che parla di “una situazione inaccettabile che evidenzia il sostanziale blocco del sistema dei tracciamenti, ma anche dei pesanti ritardi per tutti i cittadini in attesa di una verifica della positività, e per tanti la necessità di mettersi in auto da positivi e quindi commettendo un reato, e per tanti di spendere i propri soldi nei centri privati a causa di un disservizio pubblico dovuto per legge”.

Cammarota ha ricordato che già in passato si era fatto promotore dell’attivazione di nuove Usca, in particolare alla Stazione Marittima o al Vestuti o all’Arechi, oppure di “chiedere l’intervento di associazioni in grado di gestire con personale sanitario ospedali da campo come la Croce Rossa o l’Humanitas, ma nulla è stato fatto”. Da qui la richiesta del presidente Cammarota di un intervento del prefetto di Salerno.

Intanto proprio questa mattina, il dirigente dell’asl che gestisce l’organizzazione del servizio anti Covid, Arcangelo Saggese Tozzi ha invece annunciato che , in aiuto dell’Usca situata in località Capitolo San Matteo, è arrivato l’esercito che affianca gli operatori dell’asl nelle operazioni e nell’assistenza ai cittadini.