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NAPOLI – Sedici anni fa hanno pianificato e organizzato un omicidio per riappropriarsi di una fetta di territorio che doveva ricadere sotto la loro potestà. Come se Pianura, quartiere di Napoli, fosse un feudo e loro i padroni. Questa mattina gli agenti della Squadra Mobile della Questura di Napoli, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del Tribunale di Napoli su richiesta della Direzione distrettuale antimafia, hanno proceduto all’arresto di Carmine Perna, nato a Napoli il 4 febbraio del 1951, e di Vitale Perfetto, nato a Napoli l’11 giugno del 1979, per il delitto di omicidio commesso il 27 settembre del 2001 ai danni di Giacomo De Fenza. Il provvedimento cautelare è stato emesso all’esito di una mirata attività di indagine, coordinata da questa Procura della Repubblica, che ha permesso di ricostruire, anche attraverso le dichiarazioni dei collaboratori di giustizia, la causale e l’esatta dinamica dell’omicidio, nonché il ruolo ricoperto da ciascuno dei partecipi morali e materiali. In particolare, i collaboratori di giustizia Luigi Pesce, Giovanni Romano e Diego Basso, tutti affiliati al clan Marfella, hanno riferito fatti appresi direttamente per aver partecipato alla fase ideativa, deliberativa ed esecutiva dell’omicidio, mentre il Pasquale Pesce, militante nella stessa organizzazione camorristica, ha narrato fatti appresi de relato dai diretti protagonisti dell’assassinio. In particolare, le indagini hanno consentito di acclarare che Vitale Perfetto, mentre era trasportato su di un motoveicolo guidato da Carmine Pesce,  seguito da un altro motoveicolo con a  bordo i complici Luigi Pesce e Diego Basso,  con il compito di dare copertura ai sodali che li precedevano, esplodeva numerosi colpi di arma da fuoco calibro 38 contro il Giacomo De Fenza, cinque dei quali lo attingevano al capo ed all’addome, mentre questi transitava in Corso Duca D’Aosta alla guida della sua autovettura marca Alfa Romeo 155, di colore rosso.