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“Abbiamo tutti le mani sporche, per le violenze e per il degrado del quartiere. Nessuno è innocente, anzi, siamo tutti colpevoli!”. E’ il messaggio lanciato dai residenti della zona di Porta Capuana a Napoli che, dopo la violenza sessuale nella notte tra sabato e domenica e l’ennesima rissa notturna, hanno inscenato un flash mob tingendosi le mani con vernice nera e lasciando poi le impronte su un lenzuolo bianco esposto sotto l’arco di uno degli antichi accessi alla città.
“La responsabilità è di tutti noi – ha spiegato Raffaella Guarracino, assessore al welfare della quarta municipalità, tra le promotrici dell’iniziativa – e prima di rappresentare una istituzione sono donna e soprattutto mamma. L’episodio delle violenza sessuale per quanto drammatico è solo l’ ultimo di una serie abusi che caratterizzano i giorni e le notti di questa parte di quartiere, che vanno dallo spaccio alle rapine”. Si può fare di più? “Certo – risponde – a partire dalle politiche sociali di cui anche io mi occupo. Ma, senza volerci scrollare da dosso le nostra responsabilità, bisogna che ad esse vengano affiancate da subito legalità e sicurezza, altrimenti non c’è possibilità di rinascita di questo quartiere e dell’intera città”. 

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