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Le quotazioni per il momento restano relativamente stabili, ma la domanda in aumento influirà sui prezzi. La ripresa, ormai quasi generalizzata, dell’attività normale sta facendo sì che anche il mercato dei coils, viene spiegato a siderweb, «si avvii verso il ritorno a dinamiche più facilmente comprensibili e, soprattutto, in direzione di una normalizzazione. Con prezzi che per il momento si mantengono stabili, ma che appaiono destinati a tornare a salire in funzione di una domanda che ha ripreso a crescere».

Domanda che, però, spiega un altro addetto ai lavori, «è caratterizzata ancora da una grande prudenza da parte degli operatori “a valle” delle acciaierie, che mantengono un atteggiamento conservativo e, almeno fino ad oggi, non si stanno avventurando in acquisti che vanno oltre le necessità immediate e stanno alla larga da tentativi di speculazione».

E c’è anche chi va oltre, denunciando che «sembrano spariti tutti, acquirenti e venditori. Tutto tace», confermando il clima: «Credo che ci sia parecchia incertezza in tutta la filiera».

Un aspetto interessante che viene evidenziato, poi, è che «i tempi di consegna dei materiali risultato essere leggermente abbreviati, visto che restano fermi alla fine dell’anno, come già a luglio, solo che nel frattempo sono passati due mesi».

Sull’offerta da parte dei produttori, e quindi anche delle quotazioni nazionali, peraltro, «potrebbe influire l’ormai consolidata differenza di prezzo che, oltre che tra Europa e resto del mondo, si registra tra il Nord ed il Sud del nostro continente. Un elemento che porterà le acciaierie italiane a cercare di espandere ancora di più la propria presenza sui mercati più ricchi e questo potrebbe ridurre la disponibilità su quello interno, che com’è noto deve ancora fare i conti con una situazione tutt’altro che chiara come quella dell’ex Ilva».

Scendendo nei dettagli, viene detto che «i primi segnali di risveglio li hanno già mandati i coils a caldo, mentre quelli a freddo e gli zincati avranno bisogno di qualche giorno, o settimana, per far capire davvero cosa ci aspetta in autunno».